Con la Roma è arrivato un punto rocambolesco e condito anche da qualche rimpianto, visto che la rete di Totti è arrivata nel finale di partita. Reja, però, ha visto un' Atalanta che non ha abbandonato con la testa la gara dopo essere stata in doppio svantaggio. Un segnale importante in vista della sfida contro il Palermo.
Fondamentale a sentire l'allenatore dei bergamaschi in conferenza stampa: "Ci aspettano due finali, prima però pensiamo al Palermo, poi avremo il Chievo: con la Roma abbiamo speso molto, non so ancora in che condizioni sono tutti i giocatori che hanno giocato domenica; di una cosa sono convinto, chi andrà in campo dovrà essere pronto per fare i novanta minuti. L’importante è fare la partita giusta, conteranno la testa e le motivazioni per fare risultato e dare seguito alla partita con la Roma. Per la salvezza fino a 37 sono tutte dentro, a 40 c’è la salvezza, poi bisognerà vedere gli scontri diretti."
Il Palermo è in difficoltà e sarà senza pubblico, ma ha le qualità per uscirne avverte Reja: "Il Palermo ha qualità importanti, sono dotati sul pian tecnico, Vazquez è il più pericoloso, hanno una buona squadra che ha vissuto un periodo di difficoltà, con i vari cambi di mentalità e d’allenatore che delle volte possono nuocere. Senza la gente sarà una partita anomala: non capisco queste squalifiche, non ha senso che lo stadio sia vuoto, perché la società non ha particolari colpe, piuttosto si faccia in campo neutro con la gente. La partita ha dei connotati strani, successe anche nella mia esperienza a Napoli, non ti dà la carica giusta né da una parte né dall’altra."
Ultimo passaggio su Borriello, reduce dalla doppietta contro la squadra di Spalletti: "Borriello sta bene, una prestazione così ti aiuta, ti permette di recuperare prima, anche Monachello avrà le sue chance visto l’infortunio di Pinilla. Nelle scelte non mi faccio condizionare dalle diffide: certo che quella di Borriello è stata un’ammonizione gratuita, essendo a rischio diffida doveva considerare la cosa. È un giocatore molto attento nella preparazione, mi sono meravigliato non solo per la tenuta, ma per come ha lavorato, con la voglia di arrivare sulla palla, sia di testa, che tra le linee, facendo reparto da solo, mi sembra di aver rivisto il Borriello di Genova di qualche anno fa."