La settimana scorsa, hanno sconfitto entrambe le due milanesi. Entrambe erano passate in svantaggio, ed entrambe hanno rimontato e sono andate a conquistarsi la vittoria. Sicuramente, Torino ed Atalanta sono due squadre che dalla classifica non hanno da chiedere più nulla o quasi. 36 punti i granata, 36 i nerazzurri; salvezza certa per entrambe le compagini; qualsiasi ambizione di medio-alta classifica completamente abbandonata. Però, la scorsa settimana entrambi i club hanno tirato fuori le unghie ed hanno portato a casa il bottino grosso contro i ben più blasonati rivali della Madonnina. Dal made in Italy di Giampiero Ventura ai gol funambolici di Mauricio Pinilla, questo incontro sarà certamente spettacolare, anche se la classifica non ne risentirà.
Il periodo è perfettamente in linea con la classifica di entrambe le squadra, che hanno fatto, finora, un percorso pressoché analogo: nove vittorie, nove pareggi e tredici sconfitte. Nelle ultime cinque, meglio l’Atalanta, con sette punti, contro i quattro del Torino. L’unica differenza in classifica la fanno gli scontri diretti. All’andata, nella bolgia di Bergamo, la spuntarono gli ospiti, con un risicato 0-1. Per questo, sono due le posizioni che dividono Atalanta e Torino nella classifica generale, intervallate dal Bologna di Donadoni, fermo, manco a dirlo, a quota 36. Chiude questo gruppo compatto, per dirla con terminologia ciclistica, l’Empoli. Insomma, vincere oggi serve ad una cosa sola: provare un abbozzo di fuga, più un fatto di gloria che di ambizioni.
Qui Torino
Toro in casa con lo storico 3-5-2 di Giampiero Ventura, che in difesa potrebbe schierare dal primo minuto Bovo e non Maksimovic: per i due, è ballottaggio abbastanza alla pari, col primo leggermente favorito. Per il resto, Baselli vorrebbe giocare dal primo minuto, ma si gioca una maglia con Acquah. Confermatissimi in avanti Maxi Lopez e il Gallo Belotti. Ci è sempre piaciuto, per la sua umiltà in campo, nonostante una tecnica non proprio sopraffina, e quindi dobbiamo spendere almeno due parole per Molinaro, motorino della fascia sinistra capace di trovare contro l’Inter il suo primo gol stagionale. A lui lo scettro di uomo da seguire, un premio alla carriera di un giocatore italiano rimasto sempre abbastanza nell’ombra, ma con personalità da vendere e tante belle qualità in campo.
Qui Atalanta
Edi Reja va a Torino per cercare di vendicare la sconfitta di misura dell’andata, e si affida al suo celebre 4-3-3. Non ci sarà Diamanti, vittima di un problema alla caviglia: nel tridente d’attacco, verrà sostituito da uno tra Raimondi e D’Alessandro. Sulla linea difensiva, dovrebbe partire dal primo minuto Stendardo, e non Toloi. Come giocatore chiave, non possiamo che scommettere sul pirotecnico Pinilla: un giocatore in grado di inventare gol spettacolari come quello che ha battuto Donnarumma la scorsa domenica non può non essere considerato la potenziale spina nel fianco della difesa granata. Per il resto, fari puntati anche sul Papu Gomez, e sul sempre molto convincente De Roon.