Allegri si interroga. Una manciata di ore separa Milan e Juve, San Siro è teatro del match clou della 32° giornata. Diversi ballottaggi in essere nell'undici ospite. Partiamo da alcune certezze. Il tecnico non può contare su Khedira - rifiutato il ricorso bianconero - Chiellini, Caceres e Dybala, fuori causa per problemi fisici. 

Modulo definito, Juventus con il 3-5-2, con Rugani a completare un terzetto con Bonucci e Barzagli. Maggior incertezza sull'esterno. Quattro profili per due maglie, con Lichtsteiner e Alex Sandro in leggero vantaggio. L'idea è di proporre un laterale di spinta alternato a un giocatore di maggior contenimento. Da qui una gara a coppie, da una parte i citati Lichtsteiner - Alex Sandro, dall'altra Cuadrado - Evra. 

In mediana, con Marchisio e Pogba sicuri della maglia, corsa a due per comporre la linea a tre, con Asamoah che appare in rimonta su Sturaro. 

Chiusura sul settore d'attacco. Senza la Joya, poche carte nel mazzo di Allegri. Si parte con Mandzukic e Morata, ma le parole del tecnico in conferenza insinuano un dubbio. Zaza è in corsa per guidare il reparto offensivo della Juventus. 

3-5-2: 

Più difficile vedere la Signora con un abito "tradizionale". Il 4-4-2 è opzione di ripiego. Per mutare lo schieramento, fuori Rugani e dentro Cuadrado, Lichtsteiner e Alex Sandro sulla linea di difesa, Pogba, almeno in copertura, sull'out di sinistra. 

4-4-2: