Un solido Chievo Verona supera 3-1 il Palermo e si porta a 41 punti, quota salvezza importante e raggiunta con sette turni di anticipo. Per i clivensi reti di Cacciatore, Rigoni e Birsa. Inutile, invece, il momentaneo pari ospite firmato Gilardino.

Padroni di casa che scendono in campo adottanto il consueto 4-3-1-2, con Floro Flores e Meggiorini abilmente sorretti dal trequartista Birsa. Un offensivo 4-3-3, invece, per gli ospiti, in cui spicca Gilardino in mezzo al tridente completato da Vazquez e Trajkovski. Gara subito in discesa per i padroni di casa, che già al 6' passano in vantaggio grazie ad un perfetto inserimento di Cacciatore, abilissimo a capitalizzare massimamente un assist di tacco di Meggiorini. Il gol subito anima però i rosanero, vicini già tre minuti dopo al pari, quando Gilardino calcia di poco fuori. E' un buon momento per l'ex bomber del Milan e per il Palermo tutto, a più rirprese guizzante e capace di mettere seriamente in difficoltà i rispettivi avversari, come dimostra un'altra insidiosa conclusione che, al minuto diciannove, parte dai piedi di Gilardino. I vari tentarivi offensivi aprono la pista al pari ospite, puntuale e meritato al 28' e grazie proprio all'attaccante numero undici, attento nel ribadere in rete l'iniziale tentavio sventato però dall'ottimo Bizzarri. L'ultima fase di tempo registra però un Chievo più pimpante, rabbiosamente deciso a riportarsi di nuovo in avanti. Davvero interessante infatti, è il tentativo di Meggiorini, che al minuto trentaquattro colpisce di testa senza trovare la porta, chiudendo di fatto un primo tempo bello sia da una parte che dall'altra.

La seconda frazione inizia sulla falsa riga della precedente e, dopo nemmeno sette minuti di gioco, è ancora il Chievo Verona a marcare il tabellino, grazie ad un colpo di testa di Rigoni che prende il tempo a Struna e trasforma in assist il buon cross di Cacciatore, davvero in forma in questi primi cinquanta minuti di gioco. Il gol addormenta leggermente il Palermo che, però, non capitola sotto i colpi avversari, dimostrandosi anzi pericoloso al 63', con un insidiosissimo bolide da 20 metri del numero 7 Lazaar sventato però senza troppi patemi d'animo dall'estremo difensore di casa Bizzarri. Il rischio di pareggiare è grande e, perciò, il Chievo si decide a chiudere definitivamente la gara, dimostrandosi più forte e mettendo in luce tutte le difficoltà di un Palermo friabile se pressato con più intensità: tale atteggiamento propositivo porta inevitabilmente al definitivo 3-1, materializzatosi al 74' grazie ad un sinistro chirurgico di Birsa, giocatore tecnicamente superiore rispetto alla media di squadra e vera punta di diamante di un Chievo capace di raggiungere sempre ottimi risultati senza troppi sforzi. La terza rete subita spegne gli inermi palermitani, volenterosi ma davvero troppo consfusionati. L'ultima azione di gara la si registra dunque al minuto ottantotto, quando Andelkovic tira alto sopra la traversa da posizione ravvicinata.

Una gara oggettivamente senza storia, con un Chievo abile a controllare e mai a rischio sconfitta. Il Palermo, infatti, si è dimostrata compagine vogliosa ma davvero poco ordinata, scioltasi come neve al sole quando gli avversari hanno iniziato a giocare con più intensità. I tanti stravolgimenti interni non hanno sicuramente giovato, quindi, ad una rosa che da inizio stagione non fa che arrancare, nonostante nomi di livello nel proprio parco giocatori. Migliore in campo per i padroni di casa, Cacciatore. Per gli ospiti in evidenza Gilardino.