Mentre in questi giorni si affrontano le Nazionali, ad Udine si continua la preparazione in vista dell'importante match casalingo col Napoli di domenica 3 Aprile. Chiaramente, gli allenamenti sono condizionati dall'assenza di molti elementi titolari (ieri Molla Wague e Coppolaro sono andati anche in gol). Quindi, per fare di necessità virtù, mister De Canio ne sta aprofittando per provare nuovi elementi e qualche novità tattica. L'occasione migliore per testare queste cose è stata naturalmente l'amichevole posta al fine settimana, per ovviare all'assenza del match ufficiale. Si è voluto comunque dare a questa partita un'atmosfera importante, aprendo la tribuna della "Dacia Arena" ai tifosi e mettendo anche lo speaker ufficiale, come se si trattasse di una giornata di campionato. Questo per far sì che i giocatori prendessero seriamente l'impegno e ci mettessero comunque l'anima.
Quindi mister De Canio ha schierato per il primo tempo la formazione titolare, con gli assenti sostituiti dalle migliori alternative disponibili, confermando il 3-4-1-2. Formazione: Romo, Heurtaux, Danilo, Felipe, Edenilson, Kuzmanovic, Iniguez, Armero, Merkel, Thereau, Duvàn Zapata. Sicuramente i due elementi su cui ci si è focalizzati di più sono stati Merkel e Iniguez. Il tedesco infatti è tornato dopo 6 mesi d'infortunio (tanta sfortuna per lui, che dopo annate infelici aveva incassato la fiducia di mister Colantuono), mentre l'argentino aveva giocato solo due match con la primavera dal suo rientro a Gennaio da Carpi. L'ex Milan chiaramente non ha sfoderato una prestazione brillantissima, però in posizione di trequartista ha mostrato di poter dialogare bene con le punte e di poter provare anche la conclusione dalla distanza. Proprio da un suo tiro da fuori area nasce il rigore per il pareggio di Thereau, l'Istria infatti si era subito portata in vantaggio con un gol di Heister, elemento probabilmente più interessante della squadra croata. Iniguez invece ha mostrato di avere una buona visione di gioco e un buon dinamismo, ma sarebbe da vedere in partite più probanti dal punto di vista del ritmo. Infatti l'amichevole non procede mai ad alte velocità e il risultato finale di 1-1 lo conferma, con l'Udinese che ha comunque saputo creare qualche azione da gol per portarsi in vantaggio, soprattutto con Duvàn Zapata.
Per quel che riguarda il secondo tempo, mister De Canio ha provato un 4-4-2 ed un 3-4-3, per provare a vedere quale variante può essere più adatta dopo il 3-4-1-2. Inoltre ha dato spazio a molti elementi della primavera (Prtjian e Matic su tutti) e ha fatto rivedere Pasquale e Domizzi, senatori praticamente mai tenuti in considerazione da Colantuono. Da questo match dunque troviamo conferma di come il mister di Matera tenga realmente sott'occhio tutti gli elementi della squadra e di come inoltre stia cercando un'alternativa al 3-4-1-2, soprattutto nel secondo tempo, quando la forma fisica cala bruscamente e servono nuove soluzioni tattiche. Piccola nota finale: i panchinari dell'NK Istria, per scaldarsi prima di entrare in campo, hanno gattonato e hanno corso a rana, sarebbe interessante sapere che effetti abbia sulla forma fisica questo tipo di allenamento.