I derby sono partite a sè, a parte, senza logica e senza nulla di già scritto. Il Torino di Ventura è pronto a giocarsela contro la Juventus, la stessa squadra in grado di mettere i brividi al Bayern Monaco in Champions League.
Per una volta Ventura, in conferenza stampa, mette l'estetica in secondo piano chiedendo alla sua squadra il risultato prima della prestazione. Anche se i due elementi restano strettamente connessi fra loro: "Rimango sempre dell'idea che se giochi bene ottieni il risultato. Domani però è un derby: conta solo vincere. Per una volta la prestazione viene in secondo piano. Però resto convinto che il risultato sia figlio della prestazione.Abbiamo preparato al meglio la partita e abbiamo grande voglia di giocarcela, con umiltà e determinazione. A livello di classifica i tre punti valgono più per la Juventus che si gioca lo Scudetto. Ma per tutto il resto valgono di più per noi: sarebbe una gratificazione per i nostri giocatori che lavorano intensamente dall'estate." Qualità imprescindibili contro una squadra come quella bianconera: "La Juve? Nel loro modo di essere non sono una squadra che aspetta. Mercoledì hanno fatto una prestazione di altissimo livello e sono sicuro che troveremo una squadra molto arrabbiata. Non sappiamo come si schiererà la Juve, ma siamo in grado di leggere bene la partita e siamo pronti a regolarci di conseguenza."
Ventura spera di trovare un ambiente caldo allo stadio: "Siamo il Torino: "Domani sarebbe bello vedere il cuore granata in campo. Essendo un derby proviamo a ribaltare ogni pronostico. La storia ci insegna che tutto è possibile. Mi auguro che l'ambiente sia compatto. E non lo dico per il bene di una persona ma del Torino. Sono convinto che il popolo granata domani, se vedrà voglia e determinazione, ci sosterrà e apprezzerà. Abbiamo un pubblico che ama visceralmente questi colori. Siamo consapevoli di aver detto che in questi ultimi mesi abbiamo raccolto meno di quanto meritavamo e talvolta non abbiamo giocato da Toro. ma il popolo granata deve essere comunque orgoglioso di quanto è stato costruito in questi anni e che non va depauperato."