Un altro scontro salvezza per la Sampdoria di Vincenzo Montella. Certo, rispetto alla scorsa settimana le cose sono cambiate. A Marassi contro il Frosinone, i blucerchiati potevano solo vincere, per non farsi superare nella lotta retrocessione. Oggi pomeriggio, a Verona, i liguri arrivano con un altro spirito: la vittoria contro i laziali frusinati ha ridato ossigeno alla rappresentativa dell’ex Aeroplanino, che andranno nel capoluogo di provincia scaligero senza l’obbligo di fare risultato ad ogni costo. Dall’altra parte, ritroveranno un vecchio amico, quel Gigi Delneri che da allenatore della Samp raggiunse la Champions League. Era la Samp dei miracoli, quella: la Samp di Cassano e Pazzini, quella che arrivò quarta e sembrava in procinto di ritornare la grande Sampdoria dello scudetto e di Vialli e Mancini.

Da quel momento, le cose sono cambiate radicalmente, e i destini della Samp hanno seguito quelli del loro ex allenatore. L’anno successivo, è arrivata subito un’inattesa retrocessione, mentre Gigi Delneri alla Juventus arrivava settimo dopo una delle stagioni più drammatiche della gloriosa storia bianconera. Ora, il tecnico di Aquileia ha davanti un’impresa quasi impossibile: salvare il Verona per il terzo anno consecutivo. La situazione è quanto mai precaria: gli scaligeri sono ultimi, a nove dalla zona salvezza, a tre dal diciannovesimo posto. Quella contro la Samp di oggi pomeriggio sarà un’ultima chiamata: vincere contro la rappresentativa doriana darebbe ai veneti tre punti fondamentali che permetterebbero loro di tornare a lottare per cercare l’impresa.

Ovviamente, il pronostico, sebbene piuttosto equilibrato, è dalla parte della Sampdoria: non solo perché all’andata ha vinto per quattro reti ad uno, o perché la vittoria contro il Frosinone ha dato nuova linfa agli uomini di Montella, ma anche e soprattutto perché la rappresentativa blucerchiata, sebbene con le sue enormi pecche, ha mostrato un gioco più fluido e meno ingolfato dei diretti avversari.

Qui Verona

Per Gigi Delneri, 4-4-2 senza Pazzini squalificato in avanti. A far coppia con l’eterno Luca Toni, ci sarà Juanito Gomez, in ballottaggio per la maglia da titolare con Rebic. Viviani sta recuperando, ma non ce la fa ad essere nella lista dei convocati. L’Hellas Verona dovrà entrare in campo con una mentalità propositiva e senza paura, sapendo che non c’è assolutamente nulla da perdere. Il gioco ideale, visto anche il modulo, è quello che spinge particolarmente sulle fasce, diventando quasi un 4-2-4 in proiezione offensiva. A Siligardi e Ionita il compito di puntare l’uomo, visto anche che la difesa a tre della Samp è tutt’altro che inviolabile, con l’obiettivo di servire al centro Luca Toni, il giocatore da tenere d’occhio per antonomasia.

Qui Sampdoria

Contro il Frosinone, il 3-4-2-1 di Vincenzo Montella ha funzionato, con tutte le pecche di un Andrea Ranocchia che al centro della difesa è timoroso, impreciso e soprattutto fuori ritmo. Senza Correa, senza dubbio l’uomo in più di questa fallimentare stagione, ad affiancare Ricky Alvarez sulla trequarti si rivedrà probabilmente Fantantonio Cassano, a supporto dell’unica punta Quagliarella. Il gioco doriano fa affidamento soprattutto sulla linea di regia in buono stato di forma, composta da Soriano e Fernando, che cercherà di lanciare le punte e i fantasisti in avanti, provando a creare gioco. Proprio Soriano è l’uomo in più, capocannoniere della squadra e uomo assist, su cui Vincenzo Montella dovrà fare particolare affidamento per portare a casa il bottino grosso.