Non è un buon momento per il Torino: solo una vittoria nelle ultime nove giornate. L'arrivo di Ciro Immobile e il raggiungimento di qualche risultato utile avevano quasi del tutto fugato il momento no per gli uomini di Ventura, ma i soli 7 i punti conquistati nelle ultime 10 partite hanno accertato la crisi granata. Torino, che ormai ha abbondato il sogno Europa, ma tutto sommato abbastanza sicuro e lontano dalla zona retrocessione.
Urbano Cairo, patron del Torino, ha svelato il segreto per uscire dalla crisi: "Ci riprenderemo, risaliremo la china e usciremo da questo momento difficile. Ora dobbiamo restare tutti uniti e sereni. Occorre compattezza tra l’ambiente e tanta fiducia. La partenza in campionato ha creato certe aspettative e ora queste non sono più alla nostra portata. Ma stiamo facendo un lavoro importante e io ci credo: la squadra ha le qualità per riprendere il suo cammino. In qualche occasione la fortuna non è stata dalla nostra, è vero ma alla fine contano i punti. Preferisco pensare al lavoro, quello ancora da fare e quello fatto". Fiducia nei giovani: "La forza del gruppo è tutto, non può venire meno. L’appoggio dei nostri tifosi sarà sempre determinante, resto convinto del fatto che possiamo fare un buon campionato. Serve un pizzico di pazienza in più, la rosa è di buona qualità, abbiamo tanti giovani di prospettiva ed è giusto che gli venga garantito il tempo di crescere, quello necessario per fare passi in avanti, magari anche sbagliando. Andiamo avanti tutti assieme in un’unica direzione".
Nonostante abbia un contratto garantito sino al 2018, la situazione di Ventura non sarebbe tanto salda, ma per il momento il presidente granata smentisce le voci di corridoio: "Il nostro mister ha qualità straordinarie. Se gli abbiamo rinnovato il contratto fino al 2018, è perché c'è grande fiducia in lui, è il più bravo tecnico che io abbia mai avuto. Mancano ancora tante partite, inutile andare a trarre ore delle conclusioni per forza di cose affrettate. Inoltre Ventura è bravissimo nell’allevare i giovani basta guardare i passi in avanti che hanno fatto i vari Maksimovic, Bruno Peres, Benassi o Belotti, che sta iniziando a raccogliere i frutti del suo lavoro".