È arrivato come una promessa, si è rivelato una realtà. Paulo Dybala sta trascinando la Juventus in campionato, in attesa di apporre il proprio sigillo anche in Champions e, chissà, magari domani sera contro l'Inter in Coppa Italia. Intanto il talento argentino ex Palermo e Cordoba si racconta al Corriere dello Sport: "Io cerco sempre di essere me stesso, cerco di crescere ogni giorno attraverso l’impegno e il lavoro, poi sono pochi i giocatori che arrivano al livello di Messi", spiega in riferimento alle parole di Zamparini, che l'ha definito un pezzo più che pregiato. "Per tutto quello che ha dimostrato, lui è difficile da raggiungere. Però uno cerca di mostrare sempre di poter fare bene per la propria squadra ed è quello che io provo a fare in ogni partita. E poi Leo non l'ho ancora conosciuto, quando sono stato convocato in Nazionale lui non c'era. Sarà difficile diventare come Messi, mi accontenterei anche solo di assomigliargli un po'. In Argentina mi dicevano che ricordavo Aguero nei movimenti".
Tante voci, già sentite in estate, volevano Dybala in blaugrana, ma lui già da ora respinge le ipotesi di addio: "Io sono contento qui, sono arrivato da sei mesi e non penso ad andarmene. Oggi più che mai sono contento di quello che sto facendo, mi sento come a Palermo tempo fa, mi sento bene".
Una crescita costante, quella della Joya, che per ora ha segnato tutti i suoi gol in bianconero con il suo piede preferito, il sinistro. E il destro? "Allegri me lo dice sempre in allenamento - spiega - ma io vado sempre con il sinistro. Faccio un lavoro specifico: tiro al volo sui cross. Uno con il destro e uno con il sinistro. A Vinovo ho tirato giù qualche tenda, ma ogni tanto qualche gol l'ho fatto".
"Non pensavo di segnare così tanto", afferma invece Dybala riguardo alle 14 reti segnate in stagione, "e neanche di giocare così tanto perché sapevo che arrivare in una squadra con tanti attaccanti forti non sarebbe stato per niente facile. Però io sono venuto qui a testa bassa per imparare e ascoltare i consigli dei miei compagni e migliorare. L'obiettivo rimane sempre la quota 15 gol. Siamo ancora secondi in classifica, non possiamo montarci la testa perché non abbiamo ancora vinto niente".
L'obiettivo prefissato a inizio stagione è però più vivo che mai, specialmente in campionato la corsa (a due?) verso lo scudetto sembra aver preso piede. Un duello tutto albiceleste con l'amico Higuain: "Mi fa piacere perché Gonzalo è un attaccante argentino come me. L'ho ammirato quando sono andato in Nazionale, sono consapevole di quello che può fare e di quello che sta facendo. Lui è fortissimo, lo ha dimostrato anche al Real Madrid, vincendo tanti trofei e lo sta dimostrando ora al Napoli. Ci siamo sentiti anche sabato sera, abbiamo parlato un po', gli ho augurato il meglio ma gli ho detto che lo aspetto qua a Torino. A Gonzalo magari invidio il suo destro. Si gira e calcia, questa sarebbe una cosa da imparare da lui".
Dybala però non esclude nessuno dalla contesa: "Penso che sia l'Inter, sia la Fiorentina siano ancora in corsa: mancano 17 partite. Questa sconfitta sarà dura per la Roma, però penso sia una squadra forte e mai dire mai".