Il dodicesimo sigillo di Paulo Dybala fa volare sempre più in alto una Juventus cinica e spietata. Nel posticipo della 21esima giornata di Serie A, i bianconeri si prendono una piccola grande rivincita sulla Roma, battendola 1-0 allo Stadium, cacciandola a -10 (-12 dalla vetta occupata dal Napoli) e archiviando l'undicesima vittoria consecutiva. Una partita non spettacolare, ma giocata per la maggior parte solo da una Juve, che vola sulle ali dell'entusiasmo e del suo nuovo leader tecnico che regala giocate e mag(altri) lampi di classe.

Allegri per il big match cerca di mettere in campo una Juve bilanciata, proponendo inizialmente Lichtsteiner ed Evra a duellare con Florenzi e Digne: anche Spalletti opta infatti per la difesa a tre, con De Rossi da ultimo baluardo. Il capitano giallorosso propone un'ottima prova in fase difensiva, chiudendo spesso di testa e arginando le offensive bianconere, complici anche le grosse difficoltà di Rudiger in fase iniziale.

In cattedra ci sale fin dai primissimi minuti Dybala, in grado di abbassarsi a prendere palla ed impostare: il primo pericolo lo porta lui su punizione, ma la conclusione è centrale e bloccata da Szczesny. Al 18' la Joya si inventa una giocata folle, stop in area dopo un lancio di 50 metri e pallonetto che termina sulla traversa, ma il guardalinee segnala l'offside del 21 bianconero. Nella prima parte di gara funziona molto meglio la fascia sinistra della Juventus: Evra ci prova con due conclusioni di fila da buona posizione, trovando prima una respinta della difesa e poi non inquadrando lo specchio.

Col passare dei minuti la Roma prova a prendere fiducia, alza il baricentro, ma i pericoli non arrivano comunque e Buffon continua a dormire sonni tranquilli, grazie all'ottima prova del trio di difesa Barzagli-Bonucci-Chiellini, e anche per merito di un Marchisio attivissimo capace anche di schermare intelligentemente. Nella ripresa il leitmotiv della gara riprende a essere quello dell'inizio, con i bianconeri anche più aggressivi, che si appoggiano sempre su un Dybala che pare possedere il dono dell'ubiquità.

I giallorossi hanno un lampo poco dopo l'ora di gioco, quando Nainggolan riesce a concludere efficacemente da fuori area: la deviazione di Pogba è fondamentale e vale solo un corner giallorosso. Al 68' è Patrice Evra ad avere una palla-gol enorme: un taglio interno lo porta in condizione di concludere in area dopo un'azione spettacolare, tacco di Pogba e sponda di Mandzukic, il sinistro dell'ex United è centrale e colpisce in pieno Szczesny.

Allegri opta per Cuadrado, dando più verve sulla destra e trovando un paio di buoni spunti, ma la gara si decide a un quarto d'ora dalla fine, nel momento in cui Pogba al limite dell'area trova il filtrante buono per il solito Dybala: sinistro a incrociare e palla che termina beffarda sul palo opposto alla sinistra del portiere giallorosso. E' il gol che vale l'1-0.

La reazione giallorossa non è veemente, anzi: si esaurisce in un gol giustamente annullato a Dzeko, che ingenuamente spinge Barzagli in area per liberarsi, e in una punizione di Pjanic (fischiata per un fallo di mano inesistente di Evra, autore di una gran partita) che, deviata, termina fuori di pochissimo. Al fischio finale lo Stadium esplode. Il piccolo grande Paulo colpisce ancora, la Juve si prende la vendetta sulla Roma (da -11 a +10 in 11 giornate) e resta accodata alla capolista Napoli.