Giorno di presentazione per Ciro Immobile, di ritorno dalle esperienze con il Dortmund e con il Siviglia, nella Sala Conferenze del Torino: "Volevo ringraziare il Presidente per le belle parole espresse su di me e per il grande sforzo fatto da lui per riportarmi al Toro. Qui mi sento in famiglia. Ho grande voglia di rivalsa e di rimettermi in gioco. Le esperienze fatte in questo anno e mezzo mi hanno insegnato molto, facendomi crescere. Io arrivando qui mi sono rimesso subito a disposizione del mister, che ha deciso di chiamarmi in causa già sabato contro il Frosinone. 

L'attaccante sottolinea la forza del gruppo granata, elogia il lavoro di Ventura e tende la mano al compagno di reparto Quagliarella. 

"Una Società come il Toro deve sempre ambire al massimo. La squadra è molto forte, ha tanti giovani e può fare sicuramente molto bene. 
Sono molto legato a mister Ventura: prepara la partita in modo perfetto e fa giocare molto bene le sue squadre. Anche da Emery e Klopp ho potuto imparare molto: sono tutti allenatori diversi tra loro.
Sono contento che sia scoppiata la pace tra Quagliarella e i tifosi perchè è un elemento molto importante per noi.

Immobile insegue la miglior condizione fisica, sullo sfondo l'azzurro, una rassegna continentale da inseguire ad ogni costo.

"Dal punto di vista fisico non sono ancora al top, ma sinceramente mi aspettavo peggio. Solo giocando con continuità si potrà raggiungere il massimo della condizione. 

La Nazionale? Mister Conte è stato sempre molto chiaro: per vestire l'azzurro bisogna prima giocare con continuità e fare bene nei club di appartenenza. Tornando al Toro spero anche di guadagnarmi la possibilità di andare all'Europeo.
Il numero 10? Ho scelto il 10 perchè mia mamma è nata il 10 dicembre."

Prende la parola anche il presidente Cairo, che fa il punto generale in casa Toro: "Ciro ha voluto fortemente ritornare al Toro e ha portato una bella ventata di entusiasmo. La gente ha percepito questo suo essere un ragazzo vero e lo ha accolto nel migliore dei modi. Crediamo molto nel calciatore e abbiamo un diritto di riscatto: a fine stagione prenderemo la giusta decisione anche parlandone con Ciro. La volontà di rimanere però mi pare che ci sia. 

E' stata un'operazione che è nata nel periodo natalizio, dopo aver verificato una forte volontà del giocatore di tornare al Torino. A quel punto si è cominciato a lavorare con il suo procuratore per riportare Immobile in granata". 

Sulla possibile dipartita di Makosimovic  "Io non tarpo le ali a nessuno, se qualcuno vuole andare via è giusto lasciarlo andare. Però Nikola è un giocatore importante che voglio trattenere sino alla fine della stagione, come minimo. Per El Kaddouri, come dicevo dopo la partita, non è un’operazione semplice, perché i rapporti tra me e De Laurentiis sono buoni, ma loro preferirebbero legare le due operazioni. 
Nel calciomercato è normale che ci siano delle cessioni, l'importante è che i giocatori in uscita vengano rimpiazzati con elementi di pari valore o superiore".
 

Padelli? "Ha avuto un momento di flessione, ma credo che abbia disputato un buon campionato sinora. Il tecnico ha provato Ichazo per infondergli fiducia e ora toccherà a Ventura scegliere chi mandare in campo tra i pali".
 

Quagliarella e Maxi Lopez? "Sono felice che Quagliarella abbia fatto pace con i tifosi: il suo è stato un atto di grande umiltà. Per quanto riguarda Maxi gli abbiamo appena rinnovato il contratto: deve semplicemente mettersi in regola con l'alimentazione per poter rendere al meglio delle proprie qualità".
 

In "lista" qualche operazione in uscita nel settore d'attacco "Dal momento che giochiamo con due davanti, sei sono sicuramente troppi: uno o due potrebbero partire".
 
"L'obiettivo di questa stagione? Vogliamo disputare un bel campionato, mancano ancora molte giornate alla fine. Non metto un obiettivo preciso. La rosa è di qualità, siamo piazzati abbastanza bene e vediamo cosa riusciremo a fare di qui a maggio."