La (rin)corsa continua, e se la Juventus è questa, continuerà anche nelle prossime giornate. I bianconeri hanno espugnato il Ferraris con una grande vittoria per 2-1, soffrendo tanto nel finale ma riuscendo a portare a casa il bottino grosso. In panchina Massimiliano Allegri ha sofferto, ma alla fine ha tirato un grande sospiro di sollievo.
"Ho fatto delle scelte, ne dovrò fare anche a Udine - ha detto il tecnico a Sky parlando dei cambi rispetto alla scorsa gara - Hernanes da qui a fine carriera se si cala nel ruolo di centrale davanti alla difesa può diventare importante, ha fatto una bella partita soprattutto nel secondo tempo quando ha preso confidenza con il ruolo, dovevamo gestirla meglio nei momenti di casino".
La gestione è un lato negativo, ma ci sono i risultati a testimoniare la crescita: "Nove vittorie nel campionato italiano è difficilissimo farle, soprattutto dopo 12 punti in 10 partite. Cassano ha fatto una bella giocata e gli devo fare i complimenti per la partita straordinaria, dimostrazione che è un giocatore molto importante e tecnicamente tra i più bravi". E la rimonta continua: "Ci credevo perché la squadra doveva per forza migliorare, soprattutto nei singoli giocatori. Rispetto all’inizio abbiamo giocatori diversi, Zaza e Dybala sono migliorati, Sturaro, Alex Sandro che si gioca il posto con Evra, Rugani stesso. Quando migliorano i singoli, migliora la squadra".
Annotazioni tattiche, dopo i gol dei centrocampisti: "Giocando con Morata e Dybala che svariano c’è più spazio per andare dentro, dare punti di riferimento è un vantaggio per gli avversari. Dobbiamo migliorare il gesto tecnico, la gestione della palla e la sicurezza, ci sono molti margini di miglioramento".
"Non ho la presunzione che la mia squadra non subisca un tiro in porta in tutto il campionato - continua Allegri parlando del finale sofferto - ma bisogna gestire, di modo da non avere pressione e non andare in difficoltà. Abbiamo forzato giocate che non dovevamo forzare". Avanti di un solo gol però il tecnico ha un po' sorpreso inserendo Cuadrado: "Era un giocatore offensivo, bisognava fare il terzo gol e pensando anche al peggio avevo un giocatore dentro che mi poteva sempre dare una mano nel finale, avrei bruciato un cambio mettendo un giocatore difensivo. Un allenatore manda più messaggi delle parole".
Ovviamente non può mancare una battuta rapida sulle pretendenti: "Inter o Napoli? Tutte e due… Oggi l’Inter ha avuto tante occasioni, ma nel calcio è così. È un campionato molto equilibrato. Vista la matematica, a 82 punti c’è lo scudetto, nonostante il buon Sarri si nasconda, il Napoli lotterà per lo scudetto".
Se Allegri dimostra tranquillità, Gianluigi Buffon trasmette determinazione. A caldo, al termine della partita, ai microfoni di Sky ha detto la sua: "Non pensavo di poter inanellare dei risultati in serie così importanti ma sapevo che eravamo una squadra con grandi qualità che doveva trovare equilibri e rimpolparsi con qualche uomo che era fuori per infortunio, sinceramente non mi sorprende questa rimonta".
Anche il capitano bianconero però ha qualche rammarico riguardo alla sofferenza finale: "Finchè si vince si sorride e si spera che possa fare esperienza per le prossime gare, la cosa difficile da superare è se ci si rimette nei punti, soprattutto ora che fare punti diventa determinante. Siamo una squadra in crescita, come dicevo 9-10 partite fa. Non sappiamo se vinceremo, ma protagonisti saremo".