Dopo quattro anni non hai più lo scettro d'inverno, ma che sarà mai. L'importante è avere la consapevolezza di essere lì, a lottare fino all'ultimo, la convinzione di essere tornati. Otto vittorie, macinate una dopo l'altra, non sono abbastanza: devi puntare a vincerle tutte, sei solo padrona del tuo destino. Non è pura utopia, incomincia da domenica sera, in una delle trasferte più insidiose. Macina metri come un centometrista, vai più veloce di un razzo, nessuno ti può fermare. Hai percorso la salita, il cammino può tortuoso è difficile, ora non ti resta che una strada dritta, un'autostrada verso la gloria. Perchè vincere in solitaria piace, ma sorpassare, sentire il fiato sul collo e lottare fino all'ultimo millimetro ancora di più.

Posticipo letteralmente infuocato quello che vedrà protagoniste Sampdoria e Juventus allo stadio Marassi di Genova domenica alle 20:45. I blucerchiati ha drizzato le antenne nelle ultime due partite, rispettivamente contro Palermo e Genoa, ritrovando i tre punti dopo un filotto impietoso di sconfitte e vittorie durato ben otto giornate che la avevano relegata nella zona calda della classifica. I meccanismi del sergente Montella stanno entrando in funzione e, nonostante qualche disattenzione di troppo nel derby vinto per 3-2 nell'ultima giornata, sembra aver ritrovato quella grinta e quella voglia di vincere giuste per affrontare al meglio questo tour de force finale. A cercare di interrompere però il sogno blucerchiato ci pensa una Juventus in versione Freddy Krueger, che irromperà a Marassi per cercare la sua nona vittoria di fila. Con una formazione rimaneggiata a causa di infortuni e squalifiche, Allegri vuole concludere il girone d'andata in bellezza: confermarsi campioni d'inverno sarà molto difficile (sconfitta dell'Inter e pareggio di Napoli e Fiorentina), ma come hanno dimostrato i bianconeri nelle ultime giornate, nulla è impossibile. Nella lunghe notte di Genova i padroni di casa cercheranno di non entrare nel "nightmare", ma occhio: solitamente nei film dell'orrore il cattivo non sopravvive.

Trasferta storicamente tutt'altro che semplice per la Juventus, i 57 precedenti infatti indicano un sostanziale equilibrio: 19 le vittorie della Sampdoria, 18 volte le due compagini si sono divise la posta in palio mentre sono 20 le vittorie dei bianconeri. L'ultimo match risale al 2 Maggio 2015, quando la Juve riuscì ad imporsi per 1-0 con un gol decisivo di Vidal al 32' su colpo di testa e ad ottenere la matematica certezza per il suo trentatresimo scudetto.

Dopo la buona prova nel derby della Lanterna, Montella riconferma l'albero di natale ma dovrà fare a meno di Lorenzo De Silvestri, infortunatosi nell'ultimo match a causa di una piccola lesione muscolare. Viviano proteggerà i pali, in difesa Cassani, preferito a Pereira, prenderà il posto di De Silvestri sulla destra, confermata la coppia Moisander-Regini al centro, così come Zukanovic sulla sinistra. A centrocampo Barreto e Fernando faranno coppia con l'uomo più in forma e chiacchierato del momento, Roberto Soriano. Sulla trequarti confermati Carbonero e Cassano, che dopo la splendida prova offerta contro i grifoni ha spodestato Luis Muriel. Eder, uscito precauzionalmente nell'ultima partita per un risentimento muscolare, sarà del match e Montella lo schiererà come unica punta.

Anche Allegri dovrebbe confermare lo scheletro degli undici dell'ultimo match contro il Verona. In porta ci sarà Buffon, nei tre di difesa agiranno sicuramente Bonucci e Chiellini, l'ultimo posto, a causa del prolungato infortunio di Barzagli, verrà occupato da uno tra Rugani, favorito, e Caceres, che potrebbe essere messo in vetrina per una eventuale cessione nella sessione invernale. Sugli esterni riconfermati Lichtsteiner e Alex Sandro, a centrocampo invece sarà assente Marchisio per squalifica: Khedira sarà arretrato nel ruolo di regista e accanto a Pogba ci sarà Stefano Sturaro. Rebus per Allegri in attacco: Mandzukic non è stato recuperato in tempo e per un posto vicino a Dybala c'è il solito dubbio tra Zaza, che con il Verona ha gonfiato la rete appena entrato, e Morata, che invece nonostante la buona prestazione non ha inciso.