"L'ambizione in vista di domani? Fare una bella partita a Bergamo". Un eloquente ma puntuale Maurizio Sarri ha così aperto la classica conferenza stampa prepartita tenuta al centro sportivo di Castel Volturno. Il mister del Napoli, reduce dal successo di Coppa Italia contro il Verona, ha presentato la sfida di Bergamo contro l'Atalanta sottolineando ovviamente l'importanza di chiudere nel modo giusto il 2015, ma anche di ripetere la prestazione, per mentalità ed applicazione, offerta contro la squadra scaligera. 

Napoli che non vince in campionato da due settimane, nelle quali sono arrivate una sconfitta col Bologna ed un pareggio contro la Roma, ma Sarri non sembra preoccuparsi di questo aspetto: "Non capisco perchè si debba ricordare sempre Bologna, nelle ultime nove ne abbiamo vinte sette, quindi ne abbiamo sbagliate pochissime. Affrontiamo una squadra dal grande rendimento casalingo, quello di Bergamo è un campo difficile, lì c'è grande rivalità ed è un campo storicamente difficile, ma ci andiamo con la consapevolezza di far bene. Per noi è già motivo di vanto essere nelle parti alti della classifica".

Napoli che, assieme a Juventus ed Inter, è uscita molto bene dalla tre giorni di coppa. Tuttavia, sembra mancare qualcosa agli azzurri, per chiudere il gap con le due rivali. Questa la spiegazione del mister partenopeo: "La Juve è una squadra che viene da una serie di anni vincenti, è una squadra che ha fatto la finale di Champions e che è un top club in Europa da anni, nonostante i nuovi innesti. L'Inter è la regina del mercato, quindi mi sembra è inevitabile che siano due delle papabili alla conquista del campionato. Il nostro percorso è diverso: non stiamo sbagliando moltissimo. Dal punto di vista della continuità non manca tantissimo. Storicamente siamo sempre stati una squadra con grosse potenzialità, ma che a livello motivazionale ha sempre avuto tanti alti e bassi. La sfida di domani è importante anche per quello. Vediamo se riusciamo ad avere fame e voglia con continuità". 

Si passa all'analisi dell'undici che domani scenderà in campo. Sarri ovviamente non si sbilancia sulla formazione di partenza, ma analizza la crescita di tutta la rosa, con Mertens e Valdifiori particolarmente in forma nell'ultimo periodo: "Domani vediamo. E' difficile perchè sono giocatori che mercoledì hanno fatto 95 minuti. Sono in molti quelli che stanno crescendo, continuano a dare segnali confortanti. Probabilmente si farà questo discorso dopo la sosta. Non c'è nessuno del Napoli nei primi dieci giocatori più utilizzati, quindi forse abbiamo fatto turnover nel modo giusto". 

Il tecnico toscano chiede alla squadra di ripetere, domani a Bergamo, la stessa prestazione, dal punto di vista dell'approccio e della mentalità, messa in atto contro il Verona mercoledì pomeriggio. Inoltre, l'ex Empoli risponde così a chi gli chiede di migliorare i numeri offensivi della sua truppa: "Se questa squadra migliora i numeri offensivi, di per sè impressionanti, diventa una macchina da guerra. Però non deve significare una perdita di equilibrio. Mentalità? Domani sarà più semplice nella testa dei giocatori, perché molti sono consapevoli dell'ambiente che troveranno domani. Spesso ci hanno perso quindi sanno che la partita sarà difficilissima in tutti gli aspetti, da quello esterno alla squadra che troveranno di fronte. Non era facile fare bene col Verona quindi sono contento dell'approccio avuto".

Tatticamente il Napoli si affida molto alla individualità sull'out mancino di Mertens ed Insigne. Tuttavia, Sarri non vuole ripetere lo stesso copione dalla parte opposta, dove non vede di buon occhio l'utilizzo di un mancino che si possa accentrare e creare superiorità centralmente. Inoltre, sul recupero di Gabbiadini in vista della trasferta lombarda: "Abbiamo trovato un equilibrio così, con i destri che tornano sul loro piede e Callejon che fa un lavoro diverso dalla parte opposta. Non è detto che gli sviluppi della manovra debbano essere gli stessi a destra e a sinistra. Gabbiadini ieri ha fatto il primo allenamento, vediamo oggi e poi decideremo con lui se verrà o noi. Poteva essere utile contro la Roma, visto che le loro ripartenze non arrivavano spesso e non ci saremmo sbilanciati molto. Ci aspettavano in quella zona di campo, quindi Manolo avrebbe potuto ricevere palla e calciare anche da fermo, creando ulteriori problemi. Ci sono partite che te lo permettono, altre dove non ti puoi concedere uno squilibrio tattico". 

Sarri che chiosa rispondendo ad un cronista che gli chiede se e dove il Napoli poteva fare meglio, oltre al classico augurio di Natale ai tifosi: "Qualcosa in più? Dovevamo vincerle tutte! Sono numeri straordinari in tre mesi di attività. Abbiamo limitato i gol al passivo a 14, quindi abbiamo numeri di altissimo livello. Non posso che essere contento di quello che abbiamo fatto, ma chi fa il mio lavoro sa bene che devo guardare avanti a puntare ancora al meglio. Se li miglioriamo, ripeto, diventiamo tanta roba. Anche se lo so che è difficile mantenerli per dieci mesi. L'augurio ai tifosi è quello di fare delle feste tranquille e di contribuire nel miglior modo possibile domani".