Il volto di Pavel Nedved è tirato, c'è poco spazio per la battuta, l'urna di Nyon respinge i propositi bianconeri e complica non poco il cammino europeo. Il Bayern di Guardiola sbarra la strada di Champions, il primo colosso del calcio mondiale - spalla a spalla con il Barcellona - assume le sembianze di un incubo reale.
In casa Juve, si ripensa alla beffa spagnola, al passo falso con il Siviglia, determinante per le sorti del girone, con la Signora seconda alle spalle del City e quindi esposta a un rischio maggiore.
L'iniziale preoccupazione lascia però rapidamente posto a una lucida analisi. La Juventus è squadra di livello e quantomeno può provare a giocarsi la qualificazione. La risalita in A - sei successi di fila - è il biglietto da visita per stuzzicare il Bayern. Nedved conferma la bontà del mercato estivo e approva il passaggio a tre dietro. Juve compatta e sicura.
"Questa squadra ha i mezzi per poter fare bene in Europa anche se contro il Bayern sarà difficilissimo. Non è una sfida impossibile, nel calcio non si sa mai, noi dobbiamo affrontare queste sfide con la voglia e la consapevolezza che affrontiamo una squadra fortissima ma che nessuno è imbattibile. Marotta a Paratici hanno lavorato in maniera perfetta, ho sentito dire che siamo più deboli dello scorso anno, io non sono d’accordo. Abbiamo perso campioni ma abbiamo allestito una squadra per fare bene anche in Europa. Forse ci manca un po’ di esperienza ma sono molto fiducioso e contento di questa squadra. La svolta con il cambio di modulo? E’ una domanda per il mister, noi abbiamo trovato delle certezze dietro cambiando modulo ma non è detto che non cambieremo ancora. Non dipende tanto dal modulo, dipende sempre da chi scende in campo" (fonte Mediaset Premium).
Di poche parole Marotta, non presente al sorteggio. La fortuna volta le spalle alla Juventus, ma il direttore generale pone l'accento sul processo di ricostruzione avviato in estate, che inizia ora a portare i primi dividendi.
"A Nyon c'è Pavel Nedved lascio a lui ogni commento ufficiale. Certo il Bayern è sempre il Bayern... In un campionato i valori alla lunga vengono fuori, chi arriva prima se lo merita. In Champions bisogna avere anche fortuna, quando raggiungi questo sorteggio devi sperare. Ci siamo presi delle responsabilità in questo inizio stagione. Abbiamo attuato una politica di rinnovamento, chiuso un ciclo vincente e deciso di cambiare 10 giocatori su 24, che non è mai facile"
Chiusura dedicata al Bayern. Franz Beckenbauer commenta il sorteggio, riconosce la forza della Juventus, ma non nasconde il ruolo del Bayern in questa Champions. Importante giocare il ritorno in Germania, a detta del Kaiser “In campionato si sono ripresi e sono una delle squadre più forti in Europa. Però è un vantaggio il fatto di giocare la prima fuori: potremmo conoscere meglio i bianconeri nella partita d’andata per poi sistemare le cose nella gara decisiva che sarà a Monaco”.