La Juventus cade, lo fa in maniera poco rovinosa, ma cade. A Siviglia infatti sono i padroni di casa a prevalere per 1-0 e a conquistare l'obiettivo Europa League, grazie anche alla sconfitta del Borussia Moenchengladbach sul campo del Manchester City, un 4-2 che costringe i tedeschi l'eliminazione e la Juve al secondo posto nel girone, ferma a quota 11 contro i 12 degli inglesi.
L'uomo del match era già nel pre-gara Fernando Llorente, grande ex schierato titolare un po' a sorpresa (sembrava dovesse giocare Gameiro) e decisivo con un colpo di testa. Una legge non scritta che ancora una volta dimostra di valere. La Juve, in emergenza e con una formazione praticamente obbligata, non riesce a trovare un gol che avrebbe anche meritato, ma che i troppi errori di Morata e i miracoli di Sergio Rico le negano.
Già in avvio i bianconeri si fanno vedere dalle parti del portiere spagnolo con l'attaccante ex Real Madrid, voglioso di trovare la rete e di convincere dopo le quattro panchine di fila. Oltre a un colpo di testa sul cross di Marchisio dalla trequarti però non riesce ad andare, troppe volte si intestardisce in azioni personali eccessivamente dannose. Il Siviglia fa girare bene la palla nei primi minuti ma non produce un granchè, e rischia di andare sotto: Rico deve mettere le mani su un bel colpo di testa di Sturaro, poi Dybala prova col sinistro in diagonale che sfiora il palo.
Al 20' la prima enorme occasione per gli andalusi, subito con Llorente, che a centro area controlla e si gira con il suo tipico movimento, trovando un Buffon miracoloso, eccezionale anche a chiudere sul tentativo di tap-in di Konoplyanka. Il portiere bianconero deve prodigarsi in un altro super intervento alla mezz'ora sul tentativo di testa di Llorente, volando all'angolino basso. In mezzo però anche la Juve ha la palla del vantaggio: Bonucci si inventa un tocco morbido alle spalle della difesa per Dybala, che in area fa la sponda per l'accorrente Morata, ma da pochi passi l'attaccante spagnolo non trova incredibilmente lo specchio.
Varie occasioni capitano anche nel quarto d'ora finale, nessuna davvero degna di nota. La difesa della Juve regge bene in area e copre i vari tentativi di incursioni degli avversari, mentre gli avanti ci provano senza troppa pericolosità. Dybala cerca di sorprendere Rico su punizone al 41', bravo il portiere del Siviglia a farsi trovare pronto.
Nella ripresa la Juve comincia in sofferenza, il Siviglia entra in campo con un ottimo piglio ma si deve affidare al suo portiere al 48', quando Pogba sgancia la bomba dai 25 metri: Rico si allunga e riesce a mettere in corner. All'ora di gioco altre avvisaglie dalle parti di Buffon, che deve parare in due tempi un pericoloso sinistro in diagonale di Banega da fuori. La beffa è dietro l'angolo, e arriva su corner: Llorente stacca sul primo palo e trova la traiettoria vincente, palla sotto l'incrocio opposto e Siviglia in vantaggio.
La reazione della Juve, frastornata dal gol subito, tarda ad arrivare, di fatto fino all'81' non succede quasi nulla, poi Dybala prova a dare la scossa alla partita con un sinistro da oltre 20 metri che si stampa dritto dritto sulla traversa a portiere battuto. Quattro minuti dopo però Rico è ancora decisivo: Chiellini con la rimessa lunghissima trova Pogba in piena area, controllo perfetto e destro da distanza ravvicinata che l'estremo difensore degli andalusi ribatte in qualche modo. Il Siviglia ha la palla del 2-0 con Gameiro in contropiede, poco dopo un gol giustamente annullato a Coke (tap-in in offside dopo la gran parata di Buffon su Krohn-Dehli), ma il francese solo davanti al portiere sciupa tutto.
Le ultime parole della gara però le ha ancora la Juve, perchè Dybala col suo velenosissimo mancino prova a giro ma sfiora solamente il palo, e nel primo dei cinque minuti di reucpero l'occasione è ancora più clamorosa: Marchisio trova il taglio del subentrato Cuadrado, palla controllata e messa a rimorchio per Morata che ancora una volta non calcia subito, se la sposta ma riesce a concludere col sinistro, trovando ancora una volta sulla sua strada un Sergio Rico in uscita disperata.
Di fatto è l'ultima emozione di un match senza dubbio divertente e ben interpretato da entrambe le squadre. Nonostante la Juve abbia regalato qualche minuto di troppo al Siviglia, può senza dubbio dire che la sconfitta sia stata immeritata, specialmente per le tante occasioni e per la mole di gioco creata. Ma d'altro canto, funziona più così: dura lex, sed lex. L'ex condanna ancora, e bianconeri devono accontentarsi del secondo posto, mentre il Siviglia va in Europa League.