La Sampdoria ai sampdoriani. Manca, di fatto, soltanto l'annuncio finale (arriverà oggi?) che ufficializzerà il nome del nuovo allenatore della Sampdoria, chiamato a fare le veci di Walter Zenga: Vincenzo Montella torna a Marassi, laddove ha imparato a volare da giocatore, nella speranza di poterlo fare anche alla guida della squadra blucerchiata dalla panchina. Il nome è ovviamente di quelli che infiammano la piazza, delusa dalla mancanza di personalità e di spina dorsale della Samp targata Zenga. Il cambio di rotta, forse, guardando la classifica non è spiegabile, ma la formazione blucerchiata vista spenta e vuota in svariate trasferte e contro la Fiorentina ha riaperto la sanguinante ferita del preliminare di Europa League.

Inevitabile, dunque, il cambio al timone, soprattutto se la possibilità di ripartire si chiama Vincenzo Montella, ed ha un palmares di tutto rispetto e si è costruito una carriera da allenatore fatta di idee, personalità, gioco. Ferrero (o chi per lui, si parla di Volpi dietro la manovra montelliana), porta a casa uno dei più blasonati e futuribili mister dello Stivale, mettendogli a disposizione comunque una squadra di tutto rispetto.

L'accordo - Ulteriori dettagli riguardo l'accordo oramai siglato vengono svelati dal Secolo XIX, da sempre vicino alle cose di Sampdoria e Genoa: l'aeroplanino per tornare a volare al Luigi Ferraris rinuncerà ad una parte degli emolumenti che gli spettavano dalla Fiorentina e dal contratto in essere con i viola (circa 550 mila euro); questa cifra dovrebbe essere considerata parte dell'accordo che le due società hanno trovato sulla base di 2.2 milioni per liberare il napoletano dal vincolo del contratto con la società dei Della Valle; infine, Montella siglerà il suo contratto con i doriani sulla base di 1.3 milioni a stagione fino a giugno 2017.

Cifre e numeri che hanno destato non poco scalpore dalle parti di Corte Lambruschini (sede della società blucerchiata). E' risaputo oramai che le casse della Sampdoria non navigano in acque del tutto limpide, ben altro, con le cessioni di Gabbiadini, Obiang ed Okaka, tra gli altri, che certificano una certa instabilità economica. Un accordo di questa portata ed una scelta di questo livello puntando ad un profilo tutt'altro che di secondo livello, soprattutto considerando che la Samp che metterà a libro paga il secondo allenatore, potrebbe significare e rafforzare quelle voci che vogliono all’orizzonte un passaggio di consegne alla guida della società alla cordata di Volpi-Briatore.

La nuova Samp di Montella - Una volta siglato l'accordo e le firme potrà partire l'avventura di Montella a Bogliasco. Dalle vesti di calciatore, l'aeroplanino vestirà quelle del mister, che dovrà dare una precisa identità alla doria, così come lo era nella precedente versione di Sinisa Mihajlovic. Ma come farà giocare Montella la Sampdoria? Due le versioni possibili, con il classico 3-5-2 montelliano di Firenze, oppure un 4-3-1-2 che potrebbe esaltare le qualità di Correa tra i due reparti, o ri-esaltare quelle oramai sopite di un Cassano che stenta a trovare forma e fiducia. Sembra essere questa, più di tutte le altre, la sfida per Montella: trovare gli stimoli giusti per il campione barese.

Che tipo di Sampdoria vedremo? La Fiorentina di Montella era una squadra che amava giocare sempre con il pallone tra i piedi, impostando l'azione dalle retrovie attraverso una fitta rete di passaggi, provando a sfruttare l'ampiezza del campo quando la sfera transita nella metà campo avversaria: in questo contesto, sia con il 3-5-2, che con il 4-3-1-2 si vedevano i terzini dell'aeroplanino sfrecciare sulle corsie laterali sfruttando l'inserimento centrale delle mezzali o di una delle due punte che faceva il movimento a 'venire incontro' alla sfera ed al portatore di palla. Proviamo in questo contesto ad immaginare i due schieramenti della nuova Samp.

Samp-1 (3-5-2): Viviano; Silvestre, Moisander, Zukanovic; De Silvestri, Barreto, Fernando/Palombo, Soriano, Regini/Mesbah; Eder, Muriel.

Samp-2 (4-3-1-2): Viviano; De Silvestri/Cassani, Silvestre, Moisander/Zukanovic, Regini/Mesbah; Barreto, Fernando, Soriano; Cassano/Correa; Muriel, Eder.

Samp-3 - Da non scartare, infine, anche l'opzione 4-3-3, che prevederebbe l'utilizzo di Carbonero. Un sistema di gioco utilizzato dall'aeroplanino a Firenze, ma che per caratteristiche degli interpreti non del tutto adatte non è stato quasi mai preso in serissima considerazione.

(4-3-3): Viviano; De Silvestri/Cassani, Silvestre, Moisander/Zukanovic, Regini/Mesbah; Barreto, Fernando, Soriano; Carbonero, Muriel, Eder.

Ciò che però dovrebbe spiccare, al di là dell'aspetto puramente tattico, è il credo di Montella, fatto di fraseggio, intensità e idee. L'aspetto, forse, principale che è stato alla base dell'esonero di Walter Zenga, reo oltre alla ferita mai del tutto rimarginata dell'eliminazione contro il Vojvodina, di non aver mai dato un'identità alla squadra blucerchiata.