Da una sosta ad un'altra. Il Napoli affronta l'Udinese al San Paolo per chiudere al meglio il ciclo che, alla vigilia di queste cinque gare, avrebbe dovuto, e di fatto poi lo ha confermato, attestare la squadra partenopea nel lotto di quelle squadre che si stanno giocando la vetta della classifica. Da Chievo e Palermo, cadute sotto i colpi di Higuain, all'Udinese ed al Verona, passando per il pareggio di Genova. Dalla non-convocazione del Pipita con la maglia dell'Argentina alla redenzione del Tata Martino, passando dai gol e dalle magie italiane ed europee di uno dei centravanti più forti del pianeta, che contro i friulani potrebbe toccare quota 200 da professionista.
La squadra di Sarri volta pagina dopo la cinquina, la terza stagionale, rifilata al malcapitato Midtjylland, e riapre il paragrafo dedicato alla Serie A, con una marcia da ripredere dopo lo stop di Marassi, nel punteggio più che sul piano del gioco. Sfida tutt'altro che semplice quella contro lo spauracchio Udinese, che più volte ha messo lo sgambetto al Napoli in terra campana. Stesso dicasi per l'ostico Colantuono, che alla guida dell'Atalanta, al pari della squadra bianconera, ha più volte arrestato la marcia dei partenopei a domicilio come anche in esterna.
Gara da prendere con le pinze, dunque, per il Napoli, che vuole proseguire la sua marcia trionfale alla ricerca di quel primo posto sfuggito dopo lo 0-0 di Genova contro i rossoblu. La gara contro l'Udinese rappresenta per gli azzurri l'ennesimo banco di prova: Sarri ne è ben conscio ed anche dopo aver ottenuto la qualificazione agli ottavi di Europa League grazie al poker netto di vittorie, ha parlato, nello spogliatoio, soltanto di questa gara, da approcciare nel modo più consono possibile. Fame, voglia ed umiltà i principi cardine da seguire pedissequamente nel processo di maturazione della compagine partenopea, che non vuole perdere altro terreno dalle capoliste e sfuttare, ove possibile, gli scivoloni di Inter e Roma che giocheranno alla mezza a Torino contro i granata in cerca di riscatto, ed alle 15 nel derby capitolino.
Le ultime dai campi
Napoli - Sarri punta sui suoi fedelissimi e sul rigenerato Higuain, reduce dai novanta minuti in panchina contro i danesi. Non ci sarà turnover, dunque, con tutta la rosa a disposizione del mister toscano che sceglierà accanto all'argentino Insigne sulla sinistra e Callejon dalla parte opposta. Allan-Jorginho-Hamsik la solita mediana, con l'altrettanto solita difesa composta da Hysaj e Ghoulam sugli esterni ed Albiol e Koulibaly centralmente a difendere i pali di Pepe Reina.
Udinese - Tutt'altro che facile invece il momento per Colantuono che deve e della sua Udinese che deve fare a meno di Guilherme, Zapata, Kone, Domizzi e Di Natale. L'ex Atalanta sceglie, davanti al greco Karnezis, la linea a tre composta da Wague, Danilo, anche se il brasiliano non è al meglio, e Felipe. Centrocampo a cinque che vedrà, sugli esterni, protagonisti Edenilson e Widmer, con Ali Adnan che, reduce dalle tante fatiche, osserverà un turno di riposo. Badu, Lodi ed Iturra al centro, con il compito di rompere la manovra avversaria ed appoggiare le offensive del duo d'attacco, con Bruno Fernandes che agirà da rifinitore per l'unica punta Thereau.
Probabili formazioni
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne. All. Sarri
Udinese (3-5-1-1): Karnezis; Wague, Danilo, Felipe; Widmer, Badu, Lodi, Iturra, Edenilson; Fernandes; Thereau. All. Colantuono