"Berlusconi è un signore, è venuto da noi a farci i complimenti". Ne aveva ben donde il presidente del Milan per andare nello spogliatoio dell'Atalanta e complimentarsi per la grande prestazione, come spiegato da Edi Reja nel post-partita del posticipo di ieri sera. I bergamaschi hanno portato a casa un punto, ma potevano essere anche tre per la mole di occasioni create. Solo Donnarumma e un po' di sfortuna (e un pizzico di cinismo mancato) hanno negato la vittoria. E il tecnico lo sa bene.
"Abbiamo preparato così la partita mettendoli in difficoltà e sovrastandoli. Quando crei così tanto devi segnare. Stasera bisognava vincere. Mi complimento con i giocatori per la grande prestazione, ma si doveva ottenere di più. Meritavamo la vittoria. A volte siamo ingenui e poco cattivi sotto porta". La spiegazione di Reja non lascia spazio a risposte. Quest'Atalanta può fare male a chiunque, ma deve saper sfruttare meglio le occasioni a sua disposizione.
Di buono c'è stata la prestazione difensiva: poca sofferenza, specialmente nel secondo tempo, grazie a un super De Roon, autore di una partita magistrale. Buona prova anche dell'ex di giornata: "Paletta è importante per noi, ho ringraziato Mihajlovic. Poteva fare meglio, forse era emozionato".
Ma c'è spazio anche per qualche recriminazione. De Sciglio nel primo tempo ha rischiato di prendere il secondo giallo per un fallo su Pinilla (e ci poteva stare), e Reja non ci sta: "Era sicuramente da rosso. Ho visto che l'arbitro stava tirando fuori il secondo cartellino, poi si sarà ricordato che era ammonito e si è tirato indietro". Uscire comunque da San Siro con un punto, per una squadra che deve salvarsi, è un buon obiettivo. E l'Atalanta continua a correre.