Le sirene di mercato, i rifiuti milionari della dirigenza per trattenerlo, la pesante eredità della numero 10 e sopratutto di un centrocampo vedovo di Pirlo e Vidal. Molte le pressioni che hanno messo all'angolo il giovane Paul Pogba, talento classe '93 che da qualche anno a questa parte ha dimostrato di essere uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, ma che quest'anno ha iniziato con il piede sbagliato. Nelle ultime giornate, tuttavia, sembra essere tornato: gol nel derby e assist decisivo che ha permesso al compagno Lichtsteiner di pareggiare in casa del Borussia Mönchengladbach e di sgranocchiare un punto importante per il passaggio del girone di Champions.

Il Polpo, intervistato da JTV, riserva parole al miele per la Vecchia Signora: "Quanto amo la Juve da uno a dieci? 10. È la prima squadra con cui ho iniziato a giocare, quella che mi ha permesso di andare in nazionale e fare il primo gol. È la squadra del mio cuore, quella che mi ha lasciato dimostrare il mio calcio e mi ha dato fiducia fin da subito. La vittoria più bella? Sicuramente quando ho fatto il primo gol contro il Napoli e quando abbiamo vinto nella partita di due anni fa il 2-1, sempre contro i partenopei."

Un tuffo nel passato recente per ricordare i goal e le vittorie più emozionanti, ma anche aspettative ambiziose per l'enfant prodige di Lagny-sur-Marne: “Voglio il Pallone d’Oro, la Champions e, chissà, un giorno anche la Coppa del Mondo. Lo scudetto? Qui alla Juve vogliamo sempre vincere e dopo un avvio difficile crediamo di poter tornare. Quest’anno sarà ancora più complicato dopo i successi del passato, tutti ci aspettano al varco. Sappiamo però che cosa dobbiamo fare , la fiducia c’è."

Pogba risponde anche a chi pensa che la leggendaria numero 10 pesi sulle sue prestazioni e a chi si chiedeva il significato della strana esultanza nel derby. Ecco le sue parole: “È un grande onore indossare quella maglia, che alla Juve è stata portata da grandi come Platini, Roberto Baggio e Del Piero. Cerco sempre di essere all’altezza dei campioni che l’hanno indossata. Mistero +5? È una cosa mia, niente di strano come la gente si è messa in testa.

Insomma, il Polpo sembra tornato e le due prestazioni a Torino e a Mönchengladbach ne sono la dimostrazione. Riuscirà a ripetersi contro l'Empoli e a consacrarsi definitivamente come punto di riferimento del centrocampo bianconero? Allenatore, compagni e tifosi se lo augurano.