"Il pari, in fondo, è stato giusto ma anche a mente fredda, in casa Juventus, si guarda il bicchiere mezzo vuoto".
"La Juve è odiata perché vince ma questo è uno stimolo, lo è stato ieri sera anche quando abbiamo visto la coreografia e deve esserlo sempre".
"Siamo la Juventus, siamo obbligati a vincere. Deve essere il nostro pensiero fisso. Non abbiamo più alibi, gli alibi sono dei perdenti. Siamo la Juve e dobbiamo tornare a vincere assolutamente, non è possibile passare un anno senza vincere".
Rispetto alla Juve di Conte e a quella apprezzata lo scorso anno, quella attuale pecca in fame agonistica. Balza all'occhio l'assenza di giocatori alla Tevez, in grado di trascinare i compagni. C'è una sorta di andamento lento che non può appartenere a chi vuole e deve vincere. In Italia, decide il dettaglio, e il dettaglio si insegue e si cerca con la massima forza.
"Quello in cui dobbiamo migliorare è la capacità di mantenere la concentrazione e la cattiveria dal primo all'ultimo secondo perché quando si sbaglia l'ultimo passaggio, si commette un errore sotto porta o si sbaglia una decisione in difesa è perché cala l'attenzione".
Chiusura sulla mediana. Il rientro di Marchisio e Khedira conferisce nobiltà al reparto di mezzo. L'oro bianconero risiede in quella zona di campo, parte da lì la risalita.
"A centrocampo abbiamo giocatori di livello internazionale e quando sono tutti a disposizione non possiamo non trarne vantaggio. Non dimentichiamo però che chi ha giocato al posto di Khedira o di Marchisio finora ha sempre dimostrato di essere all'altezza. Quello che dobbiamo fare è ricordarci tutti che quando si indossa questa maglia si deve sempre lottare fino alla fine".