Walter Zenga riparte dalla Roma. Dopo un positivo inizio di stagione, impreziosito da sette punti in tre uscite, la Sampdoria dell'uomo ragno si è persa nell'ultima gara in trasferta in quel di Torino. Ventura e Quagliarella hanno rimesso a nudo, così come i serbi del Vojvodina (seppur con proporzioni ed in momenti differenti), tutte le lacune della squadra ligure. 

"Arriviamo alla gara come tutte le volte che si affronta il turno settimanale, a me non dà fastitdio giocare 3 partite in una settimana, indipendentemente dal risultato. Affrontiamo una squadra tra le più forti, una delle pretendenti allo scudetto, e dovremo avere la massima concentrazione. In Italia siamo abituati a giudicare solo il risultato finale. Il campionato italiano è complicato, noi con il Carpi abbiamo fatto 5 gol, poi il Carpi ha perso soltanto con un rigore dubbio. Non fa testo quello che succede prima, fa testo soltanto la partita". 

Inevitabile parlare di turnver e delle scelte che l'ex portiere di Inter e blucerchiati farà per domani sera. Eloquente la sua risposta: "Quando si chiede a un allenatore se fa il turnover il discorso non finisce mai. Io credo che se un giocatore di 20 o 30 anni sta bene può tranquillamente giocare tante partite in un mese. Discorso diverso sarebbe se dovessimo affrontare trasferte europee stancanti". 

L'analisi di Zenga si incentra, successivamente, sulle ultime due sfide della Sampdoria. Si parte da quella contro il Bologna vinta a Marassi, per chiudere con quella dell'Olimpico persa in malo modo: "Contro il Bologna ci importava vincere, abbiamo fatto una partita di grande pazienza e intelligenza. Se gli altri sono rimasti in 10 vuol dire che abbiamo fatto qualcosa affinché ci dovessero fermare con dei falli. A Torino ci sono stati episodi che potevano andare a nostro favore, ma non vogliamo piangerci addosso. Le partite durano 90 minuti, e all'inizio sono dure per tutti, ma col passare dei minuti le squadre si allungano e escono le qualità. Quello che non mi è piaciuto a Torino è che non ci abbiamo creduto abbastanza, anche se manca poco alla fine ci può essere una punizione o un episodio che ti consente di riaprire la partita. A Torino avremmo potuto fare meglio quando recuperavamo palla, dovevamo saltar fuori con più spregiudicatezza".

Infne, il parere di Zenga sulla Roma che si presenterà a Marassi: "Dipende se accettiamo il concetto di giocare a viso aperto e vedere una partita con tanti gol... io lo accetto. I miei precedenti con la Roma sono sempre stati molto aperti, con tanti gol. Poi magari vediamo come va, noi vogliamo essere ottimisti e pensare sempre che oggi sia il nostro giorno migliore. Ci sono ancora 33 partite, il campionato è lungo. Il Torino per esempio ha dimostrato che con un allenatore che è lì da 4 anni ha formato un gruppo maturo. Io ho sempre detto che la Samp per me è un punto di arrivo, e ci tengo a fare bene qui".