Si ricomincia. Dopo il sogno infrantosi nella notte di Berlino, i bianconeri ripartono nel cammino europeo questa sera alle 20:45 contro il Manchester City di Pellegrini tra le mura del City of Manchester Stadium, oggi noto come Etihad. Due squadre molto diverse tra di loro: la squadra di casa è in cima al campionato, in uno stato di grazia che gli ha permesso di raccogliere 15 punti in 5 partite, domina a punteggio pieno sul regno del calcio d’Inghilterra. I bianconeri invece in 3 partite hanno ottenuto il misero risultato di due sconfitte e un pareggio. Sono differenti le concezioni di mercato : la Juventus non spenderebbe mai la bellezza 74 mln di euro per De Bruyne, 62 e mezzo per Sterling o 44,60 per Otamendi, ma preferisce puntare sulle sorprese, sui calciatori in cerca di riscatto o sui giovani talenti da coltivare in casa. E’ differente il palmares: da una parte abbiamo la squadra quattro volte d’Inghilterra, vincitrice di una Coppa delle Coppe e di 5 FA Cup, dall’altra la prima società a vincere tutte le coppe europee, con 33 scudetti in bacheca, 2 Coppe dei Campioni e 3 Coppe Uefa. Stasera lotteranno per obiettivi differenti, il City per confermarsi protagonista assoluto anche in ambito europeo, dove non ha mai avuto la nomea di “big”, e far capire agli addetti ai lavori e ai propri tifosi che quest’anno può essere l’anno giusto per consacrarsi tale e diventare la cenerentola della competizione. Gli ospiti invece vogliono scrollarsi di dosso i malumori, le critiche piovute dopo le recenti prestazioni, dimenticare il passato e cercare di migliorarsi. Può essere per entrambe la partita della svolta, la partita del “ci sono anch’io”. Due squadre differenti, ma con un obiettivo comune: portare a casa i tre punti. Che lo spettacolo abbia inizio.

I precedenti tra le due squadre sono soltanto quattro: una vittoria a testa e due pareggi, ma mai in Champions. Le prime due gare valsero l’accesso ai sedicesimi di Coppa Uefa nel 1976, all’andata la partita, disputata al Main Road, terminò 1-0 per i citizens con un gol di Kidd mentre al ritorno ci pensarono Scirea e Boninsegna a regalare la qualificazione ai bianconeri. Nel passato recente invece gli ultimi due incontri sono stati disputati durante la fase a gironi dell’Europa League nel 2010. In panchina siedono due allenatori italiani, Del Neri e Mancini, in un periodo in cui il momento di forma delle due compagini sembra riflesso nel presente. All’andata in quel di Manchester il match si conclude sull’1-1, Iaquinta porta in vantaggio al 10’ i bianconeri con un destro all’angolino ma ci pensa Adam Johnson al minuto 37 a pareggiare i conti superando Manninger con un tocco di giustezza . Medesima sorte al ritorno, dove in terra italiana, a Giannetti, attaccante bianconero ora al Cagliari, risponde Jo, fissando il risultato in parità. Il confronto di quest’anno dati alla mano non sorride alla Juventus: in cinque partite giocate, ben 11 i gol segnati dal City e nessuno subito. In casa addirittura non perde dal 24 Febbraio scorso, giorno di Manchester City - Barcellona di Champions League, terminata 1-2. Da allora gli uomini di Pellegrini hanno sempre raccolto i 3 punti subendo appena 2 gol e segnandone 23: l’Etihad è un vero e proprio fortino.

Sarà lo sloveno Damir Skomina ad arbitrare il match. Molto probabile il ritorno di Allegri al 3-5-2, con Buffon tra i pali e il trio Barzagli-Bonucci-Chiellini in difesa. Sulle fasce ballottaggio tra Cuadrado e Lichtsteiner a destra ed Evra e Alex Sandro sulla sinistra, con i primi favoriti per un posto da titolare. In mediana, a seguito dell’infortunio di Marchisio, spazio ad Hernanes, che torna a ricoprire il ruolo che occupava all’inizio di carriera, con Lemina, ritenuto non ancora pronto per un impegno del genere, pronto a subentrare. Il brasiliano verrà affiancato da Pogba, risparmiato nella gara contro il Chievo ed uno tra Pereyra e Sturaro. In attacco partirà sicuramente dal primo minuto Mandzukic, forte della sua esperienza in campo internazionale, che dovrà dare sostegno al giovane Dybala, alla sua prima avventura in ambito europeo, preferito a Morata.

Nella sponda “citizen” invece Pellegrini dovrà fare a meno di Aguero, ufficialmente escluso dalla gara a causa di una botta al ginocchio subita nel match contro il Crystal Palace. Spazio nel 4-2-3-1 a Joe Hart in porta, in difesa Sagna sulla destra, Kompany e Mangala centrali e Kolarov, il tormentone dei mercati bianconeri , sulla sinistra. A centrocampo ci pensano Fernandinho e Yaya Tourè a fare da collante con la trequarti, composta dal trio (costoso) delle meraviglie De Bruyne, Silva e Sterling. In attacco sarà l’ivoriano ex Swansea Bony ad avere il pesante compito di sostituire “El Kun”.