Beffarda. È l'aggettivo che più si addice alla partenza della Juventus in campionato: grandi aspettative, molte occasioni, poca concretezza, tre punti persi contro l'Udinese di Colantuono una settimana fa. È tempo di ripartire, di rialzarsi e riprendersi dalla botta, di farlo nel match più importante della stagione. Quello che in questi ultimi anni è stato segnato dallo spettacolo in campo, dalla tensione emotiva, dalle polemiche e dalle illazioni, dalla lotta per il primato. La Roma è stata l'unica squadra che in questi anni ha tentato di fermare il predominio Juve, l'unica vera rivale dei bianconeri e l'unico motivo per il quale non si potesse dire che il campionato fosse già chiuso a Gennaio. Serve un match di tale portata agli uomini di Allegri per rialzare la china e mostrare il proprio valore, per rimettersi in carreggiata con prepotenza e far vedere all'Italia che dopo quattro anni la Juve c'è ancora e vuole riconfermarsi, con la stessa fame del primo.

Beffarda è stata anche la partita della stagione passata. I bianconeri sono in controllo della partita, Tevez sgaloppa verso la porta al minuto 64 ma al limite dell'area Torosidis lo atterra, secondo giallo e sotto la doccia. Quel giorno non c'è Pirlo, è la sua mattonella, Tevez si incarica della battuta. Fischio dell'arbitro, palla nel sette e il settore ospiti esplode. La partita è indirizzata verso un binario ben preciso, ma il treno deraglia: dopo 14 minuti la Roma batte un calcio di punizione, Keita stacca più in alto di tutti e insacca la palla alle spalle di Buffon. La partita si conclude sull'1-1. Un pareggio che tutto sommato non dispiaceva ai bianconeri, poichè solo una vittoria della squadra della capitale poteva mettere in discussione la vittoria del tricolore. Roma-Juventus è una partita dalla doppia faccia: da Under se si gioca all'Olimpico ( 5 volte nelle ultime 5 sfide) e da Over a Torino ( anche qui 5 volte su 5). Il perchè è facilmente intuibile: mentre in casa la Juventus può permettersi di scoprirsi e attaccare a pieno organico, fuori le mura amiche, dove i giallorossi contano sul sostegno della Sud, tutto diventa più complicato e i bianconeri giocano sulla difensiva, pronti a colpire in ripartenza.

Per il match di quest'oggi, Allegri, un po' per tradizione e un po' per necessità, schiera il 3-5-2, con il 4-3-1-2 in stand-by in attesa del trequartista. Questo modulo è uno dei più utilizzati all'Olimpico perchè garantisce solidità nel reparto arretrato e permette rapidi contropiedi grazie alla capacità di riversarsi velocemente in avanti di esterni e di almeno due centrocampisti centrali. In porta schierato naturalmente Buffon, l'ultimo senatore di questa partita assieme a Totti, in difesa spazio al rodato trio Barzagli-Bonucci-Chiellini, sugli esterni ballottaggio a sinistra tra Evra e Sandro, con il primo favorito, e a destra quasi sicuramente scenderà in campo Lichtsteiner, con Cuadrado pronto a subentrare. Nei tre di centrocampo spazio a Pereyra e Sturaro, con Pogba ad agire da regista. Coppia d'attacco formata da Morata, appena rientrato dall'infortunio che lo ha tenuto fermo nella prima, e Mandzukic, riconfermato. Ancora fuori Dybala, indisponibili Marchisio, che con Khedira dovrebbe tornare dopo la sosta, Asamoah e Coman, in partenza per Monaco di Baviera.