Mancano pochi giorni al taglio del nastro della Serie A stagione 2015/16 e ai blocchi di partenza, ancora una volta, la Juventus parte in pole position, col favore del pronostico sebbene quest'anno, almeno apparentemente, il divario con le altre sembra esseresi assottigliato. Concetto ribadito ieri anche da Max Allegri al termine della consueta amichevole in famiglia con la Primavera: "Milan, Roma e Inter sono favorite con la Juve per lo scudetto. Sarà molto equilibrato questo campionato: ci sono tante squadre all’altezza, ma noi siamo pronti"
La Juventus comunque ha già zittito le malelingue con la vittoria di Shangai contro la Lazio che ha portato al terzo successo dell'anno solare, ieri mostrato ai 7 mila di Villar Perosa. Perplessità lecite dopo le partenze di tre pilastri come Tevez, Pirlo e Vidal che però non hanno fatto oscillare la fiducia del mister sull'operato societario nel rimpiazzare i partenti: "Sono fiducioso perché ho una grande società alle mie spalle. Non era semplice prendere la decisione di cambiare così radicalmente dopo un’annata del genere. Sono arrivati giocatori giovani e di qualità. Sicuramente peccheremo un po’ in esperienza, ma l’importante è non perdere la qualità che serve per rimanere ai livelli europei delle prime otto". Anche per Buffon il cambiamento non è sinonimo di fallimento, sebbene rimarchi il fatto che ci saranno difficoltà in più rispetto all'anno precedente: "Non so se questa squadra sia più o meno forte di quella delle ultime stagioni, ma su una cosa non ho dubbi: ha un grande futuro. La dirigenza bianconera ha avuto il coraggio di osare. Non si può vincere in eterno, quando cambi così tanto corri sempre dei rischi, questo però non significa che abdicheremo. Vorremmo continuare a stupire ed entrare ancor di più nella storia della Juve, ma sappiamo che sarà più difficile".
E intanto il restyling bianconero continua. Oggi visite mediche per Alex Sandro ("E’ un ottimo giocatore, giovane e dotato di grande piede e grande velocità. La Juve si è mossa molto bene" ha dichiarato ieri Allegri) ma manca ancora il nodo cruciale sulla trequarti, ruolo fondamentale per lo schema della Vecchia Signora. "Arriverà un grande campione prima della chiusura del mercato. Stiamo cercando una scelta importante e prestigiosa, un centrocampista duttile che sia da Juventus e non un riempitivo. Per questo non è facile" afferma il dg Marotta. Soprattutto visto l'ostruzionismo per Draxler, che porta ad altre piste. "Con lo Schalke ci sono degli impedimenti che ci portano a non dialogare. Per quel che riguarda Mkhitaryan non ci sono state aperture da parte del Borussia e noi non vogliamo forzare. Cerchiamo opportunità". Una di queste potrebbe essere Cuadrado, ma Marotta gela l'ipotesi: "Potrebbe essere messo sul mercato ma noi cerchiamo giocatori con altre caratteristiche".
Colpo a centrocampo, tuttavia, già piazzato dalla Juventus con la strenua resistenza alle lusinghe per Pogba, ieri autore del gol decisivo e schierato davanti alla difesa, ruolo che potrebbe ricoprire nella gara di domenica viste le assenze di Khedira e Marchisio: "Davanti alla difesa mi sto trovando bene e se sarà necessario per la squadra ci giocherò tutto l'anno in quella posizione". Ovviamente non sarà quello il ruolo stagionale del francese, le cui eccezionali doti tecniche lo portano inevitabilmente a muoversi in una posizione più avanzata, più consona a quel numero che porta sulle spalle e che ieri, dopo quella parabola a giro, ha rievocato nostalgici ricordi di un passato lontano ma sempre vivo nella memoria bianconera. E con un 10 così la Juve potrebbe anche dirottare l'interesse verso un nuovo identikit sulla mediana. D'altronde Pogba, anche ieri, ha dimostrato di essere già caldo per la nuova stagione. L'Udinese prenda le contromisure.