Il Torino è ripartito a motore diesel. Male, anzi malissimo il primo quarto d'ora, con l'autogol di Ichazo e gli spettri del precedente del 2013 (sconfitti dal Pescara per 2 reti a 1) che tornavano ad aleggiare. Presenze ingombranti che non permettevano all'undici di Ventura di esprimere il loro gioco
Equilibrio: è questa la prima parola chiave del Torino visto ieri sera. La squadra di casa non si è scomposta dopo il gol; dalla panchina, il tecnico ha invitato alla calma, e i giocatori gli hanno obbedito. «Dopo il gol subìto abbiamo reagito nel giusto modo». Un Toro a trazione anteriore, che ha sfruttato per tutto il match il lavoro incessante delle fasce nel costruire gioco, e si è affidato agli inserimenti centrali del neo acquisto Baselli, il migliore dei 22 in campo. Partita maiuscola la sua, coronata dal gol del momentaneo pareggio; ma oltre a questo, tanto lavoro per la squadra, ottima visione di gioco, inserimenti e ricerca del dialogo con le punte. Altro encomio speciale per Bruno Peres, autentico mattatore sulla fascia destra, dove, complice un Pescara un po' gracilino, ha fatto il bello e il cattivo tempo. Bene inoltre le punte; un po'isolati all'inizio, Maxi Lopez e Quagliarella hanno saputo ritagliarsi spazio e posizione in campo, trovando tra loro e con gli altri un'intesa vincente, che ha condotto l'argentino a trovare il gol (con l'aiuto di un impreciso Fiorillo) e l'ex Juve e Napoli, sfortunato, a centrare il palo.
Carattere: secondo concetto-chiave della partita. A testimoniarlo, su tutti, il capitano Glik. Partito in sordina, con una grave disattenzione su Fornasier durante il calcio d'angolo che ha portato al gol del vantaggio biancazzurro, è poi salito in cattedra, ritornando leader della difesa a tre di Ventura che poco o nulla concede ai suoi avversari. Uscito per crampi sul 4-1, a risultato messo in cassaforte, ha discusso fino all'ultimo con l'allenatore la sua permanenza in campo, dimostrando ancora tanta voglia di fare e grinta. Sarà lui l'incaricato a guidare il reparto, soprattutto se dovesse partire Maksimovic, ieri assente dai titolari, in direzione Napoli: «Maksimovic in panchina? Per lui questa è stata una semplice pausa, era frastornato dalle voci delle ultime settimane» glissa così Ventura, convinto di avere ancora a disposizione il centrale.
Versatilità: concludo con questo ultimo termine. Il Torino di quest'anno è sembrato avere tante soluzioni, dal mandare in gol i centrocampisti (Baselli-Acquah), allo sfruttare il lavoro delle punte, brave a costruire gioco
Infine, il Pescara di Oddo: sensazioni più che positive quelle che arrivano ai Delfini dal match di ieri. Il 4-1 è un risultato un po'fasullo, che i biancazzurri non avrebbero meritato per quanto espresso in campo. Bene Caprari e Lapadula davanti, capaci di far passare al Torino un quarto d'ora iniziale da incubo. Così così Verre, grande scommessa