Battesimo ufficiale per il nuovo stadio Friuli. L'Udinese di Stefano Colantuono sarà chiamata, per il terzo turno di Coppa Italia, ad aprire la stagione contro il Novara di Felice Evacuo, reduce dall'esaltante manita rifilata all'Aquila nel turno precedente. Non sarà affatto una gara facile per i friulani, che dovranno trarre molto insegnamento dalle eliminazioni di Bologna (venerdì) e di Empoli e Frosinone di ieri. Una competizione ed una sfida tutt'altro che banale, che il tecnico dei bianconeri, Colantuono, non ha intenzione di snobbare. 

Nella classica conferenza stampa prepartita, il nuovo tecnico dell'Udinese ha analizzato l'amichevole giocata giovedì sera contro l'Al Jaish, prima di parlare, più in generale, della condizione della sua squadra: "La situazione non è omogenea perché quelli che sono partiti dopo sono leggermente indietro. La condizione è in fase di crescita per tutti, ma nemmeno vicina a quella migliore. Questo livello verrà raggiunto intorno alla quarta/quinta partita. Ieri era una partita di allenamento più che un'amichevole ed è normale che i giocatori scendano in campo 45 minuti. Non ho deciso quale sarà l'11 iniziale per la partita di Coppa Italia. Ho visto dei miglioramenti sotto il punto di vista del gioco che mi hanno fatto molto piacere. Ieri abbiamo fatto girare bene palla e abbiamo iniziato l'azione spesso da dietro. Una rondine non fa ovviamente primavera e bisogna proseguire con questa voglia che abbiamo visto ieri, per rendere il lavoro meno difficile".

Tante note positive dalle prime amichevoli, ma anche alcune soluzioni ancora da testare e migliorare. Una di queste potrebbe essere l'introduzione della linea difensiva a 4: "Ci sto ancora pensando perché abbiamo bisogno anche di soluzioni diverse, ma non mi sembrava giusto farlo in questa settimana, dopo la partita strana di Granada, che reputo poco attendibile per l'inferiorità numerica occorsa a fine primo tempo. In quella gara inoltre eravamo più pesanti a livello di gambe. Appena saremo più oleati, proveremo qualche volta anche la difesa a 4".

L'ex tecnico dell'Atalanta ha parlato, successivamente, delle prime impressioni sui suoi nuovi calciatori, a partire da Thereau e finendo a Duvan Zapata, che ha giocato con l'ex Chievo in attacco in assenza di Antonio Di Natale: "Mi dicono che Thereau anche l'anno scorso aveva avuto questo problema. Lui ha un fisico particolare. A giocatori come lui ci vuole un po' di tempo in più per sciogliersi. Sono convinto che potrà migliorare molto. Zapata? Non ha nulla di serio. Dobbiamo alleggerirlo, perché ha lavorato con il Napoli senza giocare, mentre da noi ha subito giocato. Probabilmente questa cosa lo ha appesantito. Dobbiamo avere pazienza e aspettarlo un po', perché ha bisogno di minuti. Vogliamo farlo arrivare bene in campionato, senza pensare che la Coppa Italia per noi non sia un obiettivo importante. Non mi piace la formula di questa competizione, ma dobbiamo provare ad andare avanti il più a lungo possibile".

Nelle ultime amichevoli si è visto un Colantuono molto attento nel dettare tempi e giocate ad Ali Adnan. Il mister dei friulani parla molto positivamente del nuovo acquisto iraniano: "E' un ragazzo che ha bisogno di lavorare e che ha mezzi fisici importanti. E' venuto nel campionato più esasperato a livello tattico d'Europa. Non sarà immediato il suo adattamento, ma sta capendo i primi concetti. Anche a lui dobbiamo dare un po' di tempo, ma lui ha tanta voglia di migliorare".

Sarà il Novara a battezzare il nuovo Friuli e, proprio della squadra piemontese, Colantuono parla così: "Nel calcio non esistono partite facili, in particolare nella stagione estiva. La differenza che tra qualche mese potrebbe essere netta, oggi non c'è. Rispettiamo il Novara, una squadra ben costruita e con una società solida alle spalle. Conosco qualche giocatore e dobbiamo stare attenti perché le sorprese sono sempre dietro l'angolo".

Infine, in vista della chiusura del calciomercato tra una quindicina di giorni, Colantuono non preclude altri colpi che possano rifinire e rinforzare ulteriormente la rosa a sua disposizione: "Non chiudiamo gli occhi sul mercato finché la saracinesca non è abbassata. Questo vale in entrata e in uscita, soprattutto negli ultimi tre giorni in cui il mercato diventa infernale. La società ha detto che la squadra è completa, ma resta vigile sulle occasioni di mercato che si presenteranno. Mi sento di condividere questo pensiero in maniera totale. C'è la società che lavora in maniera egregia e c'è assoluta fiducia".