Mettersi alle spalle la cavalcata trionfale della scorsa stagione. Accantonare le polemiche stracittadine per come si è arrivati a giocare questo terzo turno preliminare dell'Europa League. Dimenticare le tensioni della vigilia ed il trasferimento a Torino, per pensare soltanto all'obiettivo da raggiungere il prima possibile. Questi i motivi della sfida di stasera che chiama la Sampdoria ed il nuovo corso dei doriani firmato Walter Zenga a giocarsi l'accesso al quarto turno perliminare che dividerà i doriani dalla fase a gironi della seconda competizione continentale per club.
Walter Zenga è chiamato, all'esordio ufficiale sulla panchina della Sampdoria di Massimo Ferrero, a far dimenticare il passato, quello che lo ha portato a giocarsi questa sfida e a confermare i progressi della sua squadra visti nel ritiro estivo di Pinzolo. Un sorteggio non facile, che ha messo di fronte i blucerchiati ad una squadra di certo non irresistibile, ma nemmeno facilmente abbordabile. La sfida con il Vojvodina vuol dire anche storia, della squadra serba e del passato a tinte blucerchiate: i serbi sono la prima squadra in cui ha militato un certo Vujadin Boskov, da giocatore prima, da allenatore poi, la squadra in cui ha giocato anche Sinisa Mihajlovic, la nazione in cui ha allenato anche lo stesso uomo ragno. Corsi e ricorsi storici, con annesse emozioni e ricordi, che al momento di entrare in campo, allo Stadio Olimpico di Torino, dovranno lasciare spazio a tecnica e tattica, con la Samp chiamata a vincere e convincere nonostante siamo agli albori della stagione.
Si gioca a Torino a causa dei lavori di rifacimento che stanno interessando lo stadio Luigi Ferraris, ma ciò non ha fatto vacillare la fede dei tifosi doriani che in circa cinquemila affolleranno gli spalti dello stadio di proprietà del Torino. Circa duecento invece i tifosi in arrivo da Novi Sad, che obbligano le forze dell'ordine a restare vigili sul match. Troppo freschi i ricordi di ciò che accadde proprio a Marassi tra Italia e Serbia, con gli scontri provocati da Ivan Bogdanov allo stadio genoano. Non dovrebbe accadere comunque nulla, considerando il legame legato ai precedenti di Boskov e Mihajlovic con le fila delle due squadre.
Le ultime dai campi
Sampdoria - Zenga ha scelto: non c’è ovviamente Okaka, che è stato ceduto all’Anderlecht nei giorni scorsi. In attacco ci sono il rientrante Eder, visto pimpante in quel di Pinzolo, e Muriel, sul quale riversano molte delle aspettative dei tifosi blucerchiati. Il resto della formazione dovrebbe prevedere gli stessi undici scesi in campo in amichevole, l'ultima del ritiro estivo, contro il Kalloni. Quindi potrebbe esserci Krsticic dietro ai due d'attacco, con Soriano, Fernando e Barreto a centrocampo, mentre capitan Palombo dovrebbe partire dalla panchina. In difesa, i favoriti al centro sono Silvestre, Zukanovic, mentre il nuovo arrivato dall'Ajax Moisander dovrebbe partire al momento dietro nelle gerarchie dell'uomo ragno. Sui lati, Regini e Cassani saranno i terzini, a difesa della porta di Viviano.
Vojvodina - Il cammino dei serbi in questa Europa League parla da solo fino a questo momento: mai una sconfitta, due vittorie interne con Mtk Budapest e Spartaks Jurmala, due pareggi in trasferta. Squadra solida in difesa, molto ben organizzata e cinica davanti. Miljan Mrdakovic è l'uomo da seguire con particolare attenzione, autore di due gol in questa competizione ed attaccante centrale del 4-4-1-1 del tecnico Zagorcic. Davanti a Zakula, che è l'estremo difensore, dovrebbero esserci Vasilic, Dinga, Djuric e Nastic. Stanisavljevic sulla destra sulla linea mediana, che proverà con i suoi dribbling a mettere in difficoltà Regini, Ivanic dalla parte opposta, meno bravo del dirimpettaio. Al centro giostreranno Sekulic e Puskaric, con Palocevic dietro l'unica punta.
Le probabili formazioni
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Cassani, Silvestre, Zukanovic, Regini; Soriano, Fernando, Barreto; Krsticic; Eder, Muriel. All. Zenga.
Vojvodina (4-4-1-1): Zakula; Vasilic, Dinga, Djuric, Nastic; Stanisavljevic, Sekulic, Puskaric, Ivanic; Palocevic; Mrdakovic. All. Zagorcic.
Le parole dei protagonisti
Alla vigilia della sfida, Walter Zenga ha così analizzato la sfida in conferenza stampa: "Sono molto felice di iniziare questa stagione europea in una nazione dove ho avuto l'onore di allenare una grande squadra. A Belgrado ho vissuto un anno bellissimo, e ho conosciuto ottime persone. Questa sfida inoltre ci lega doppiamente alla persona di Boskov, che a Genova è la storia, e a Belgrado è la storia. Penso che ogni allenatore abbia preso Vujadin come esempio, nel calcio ha fatto grandi cose, portando anche la Samp a vincere il campionato. E' come se questo sorteggio fosse stato "pilotato" dal destino. Ho allenato tante squadre all'estero, ma la Stella Rossa è stata sicuramente la più importante. Quell'anno abbiamo perso soltanto due partite, di cui una proprio a Novi Sad, perchè arrivavamo da un turno in Europa. La partita di ritorno invece me la ricordo bene, perchè è stata la festa scudetto. Conosco la mentalità dei dirigenti, e la volontà dei giocatori di mettersi in mostra in campo europeo, e questo a volte va oltre il reale valore della partita. E' normale che pensi positivo, ho inculcato ai miei giocatori la mentalità che finchè la palla non è fuori la partita non è finita, sappiamo bene quello che dobbiamo fare".
Accanto al neo allenatore della Sampdoria c'era anche Angelo Palombo: "Siamo partiti molto presto, ma per affrontare questa competizione ce n'era bisogno, e non ci pesa. Ci siamo preparati bene e vogliamo raggiungere l'obiettivo. Come ha detto il mister rispettiamo il Vojvodina, ma metteremo in campo il 100% di noi stessi, perchè sappiamo che queste partite possono essere insidiose. Abbiamo fatto un grande ritiro, con un grande staff. Con Krsticic ho un particolare rapporto, e da tanto a Genova, e qui ha affrontato dei problemi extracalcistici, uscendo vincitore. Ho grande affetto per Nenad e speravo che tornasse. Se non dovessi esserci io in campo la fascia passerà a lui, sono contento. La concorrenza fa parte del calcio. Abbiamo studiato loro, come loro hanno studiato noi. Il vantaggio di allenare nel 2015 è che non ci sono segreti. Loro hanno potuto vedere le nostre amichevoli, la differenza è che loro verranno qui per giocare un certo tipo di partita, e forse cambieranno qualcosa. Voglio che i miei giocatori pensino a se stessi, e diano il massimo, perchè solo così si può ottenere una grande prestazione".
Per i serbi ha parlato in conferenza l'allenatore Zagorcic: "Proveremo a giocare con grande disciplina e poi andremo all’attacco. Chi perde ha il diritto di arrabbiarsi dopo la partita di domani. Zenga avrà più diritto di arrabbiarsi, quindi. La formazione? Dalla formazione che schiererò capirete cosa potremo fare: per noi è molto importante mantenere il nostro stile di gioco e cercheremo di utilizzarlo il più possibile. Tutte le partite hanno il loro peso, a maggior ragione lo ha questa contro la Sampdoria. Personalmente cercherò di inculcare quanta più sicurezza possibile ai miei giocatori. Rispettiamo la Samp ma non abbiamo paura di loro: ci saranno alcuni punti deboli che cercheremo di utilizzare a nostro favore".
Infine, anche il Presidente Massimo Ferrero ha voluto parlare alla vigilia del suo esordio in Europa League, rilasciando una breve intervista ai microfoni di Sky Sport, nella quale gli argomenti principali coincidono necessariamente con il ritorno della Sampdoria e con il mercato dei blucerchiati: "Sorteggio nel destino? No, il Vojvodina, la squadra di Boskov, è stato mandato dal cielo: vinceremo 4-0. Ho tenuto i migliori giocatori, se potessi io non venderei nessuno. Ho comprato anche diversi giocatori, come ad esempio Fernando, Moisander e Barreto. Un paio di attaccanti in arrivo? Sì, sicuramente arriveranno un paio di giocatori".
La Sampdoria è chiamata a vincere anche per dare un ulteriore segnale di crescita del calcio italiano in Europa, dove i buoni risultati della scorsa stagione tra Champions ed Europa League hanno permesso al Ranking Uefa italiano di tornare a sperare nell'aggancio all'Inghilterra.