Giorni frenetici in casa Sampdoria. Dopo la querelle Cassano, Zenga e Ferrero cercano di tranquillizzare l'ambiente in vista del delicatissimo preliminare di Europa League, che segnerà una parte della stagione 2015/2016 della squadra blucerchiata. Proprio quest'oggi, dopo il turno di ieri, la Uefa ha ufficializzato le date della doppia sfida: "Sampdoria-Vojvodina, gara valida quale terzo turno di qualificazione all’Europa League 2015/16, si giocherà alle ore 21.00 di giovedì 30 luglio". Il ritorno sette giorni dopo in Serbia.
Due settimane che separeranno il ritorno a casa di Nenad Krsticic. Il centrocampista serbo, tornato dal prestito in Serie B al Bologna, è pronto a riprendersi la Sampdoria, già dalla gara contro il Vojvodina. Per l'occasione lo stesso mediano balcanico ha raccontato la vita nel suo paese ai microfoni di SampTv: "Sono nato che c'era la guerra, negli anni '90. Dopo 9 anni c'è stata un'altra guerra, e questa me la ricordo bene. Per la Serbia andrei dappertutto. Belgrado è il centro, parte tutto da lì, anche come vita notturna è tra le cinque migliori d'Europa. Anche lo sport sta andando molto bene, non solo calcio. Molti bambini adesso guardano Djokovic e dicono che vogliono diventare come lui, per noi serbi è un esempio come uomo prima di tutto ma anche come atleta".
Un'infanzia di certo non facile, ma un'identità ed uno spirito di nazionalismo davvero molto forte. I serbi si identificano molto nella loro patria e nelle loro usanze. Il racconto di Krsticic continua così: "Piatto tipico? La sarma, carne macellata con delle verdure. Si beve la rakia, tipo grappa ma si fa a casa di tanti gusti. Il caffè è diverso, noi abbiamo il caffè turco che è più del doppio caffè italiano. Novi Sad? Penso che dopo Belgrado sia la città più carina, molto bella e storica".
Quando si parla di Novi Sad, di Calcio e di Vojvodina non si può non parlare dell'icona del football locale, il compianto Vujadin Boskov, che da calciatore ed allenatore ha mosso i primi passi in campo ed in panchina proprio con l'avversaria della Doria, altra squadra del maestro serbo: "Per noi è stata una persona molto importante, giocare contro la sua ex squadra è una cosa speciale. Andiamo là e proviamo a vincere perché il nostro obiettivo è passare il turno. I tifosi del Vojvodina? Sono caldi, ma non come quelli di Stella Rossa o Partizan Belgrado. Se i nostri tifosi verranno fin là si faranno sentire più di loro".
Nel frattempo, per quanto riguarda il fronte mercato, è molto più di una formalità il passaggio di Stefano Okaka all'Anderlecht. Dopo in nove col in un anno e mezzo realizzati con la maglia blucerchiata il prodotto del vivaio della Roma andrà in Belgio a sostituire il partente Mitrovic, finito al Newcastle. La Sampdoria, dopo aver accettato l'offerta di 3 milioni, ha dato il via libera per trattare con l'agente dell'attaccante, finito fuori dal progetto tecnico blucerchiato già quando alla guida c'era Sinisa Mihajlovic. Si tratta soltanto sulle modalità di pagamento, con la Sampdoria che vorrebbe una soluzione unica, mentre i belgi spingono per una doppia rata. Soltanto formalità.