Dopo la poco convincente prestazioni contro Ingolstadt e Schalke, l'Udinese mette in mostra contro il Panathinaikos, una squadra che anche se non è quella dei tempi migliori, allo stadio Apostolos Nikolaidis di Atene, una prestazione finalmente appagante sotto tutti i punti di vista, culminata con la vittoria finale. Si vede una bella Udinese, con belle idee di calcio e gioco, con condizione crescente oltre a tanta convinzione nel fare e ricercare il risultato.
Complice anche una ritrovata brillantezza, avendo smaltito i primi pesanti carichi di lavoro, i bianconeri di Colantuono mettono in mostra un gioco arioso, fatto di aperture sulle fasce, sovrapposizioni e tanti inserimenti. Seppur i greci abbiano dalla loro una condizione migliore, in vista del preliminare di Champions, l'Udinese dimostra una migliore applicazione tattica, oltre ad una pressione asfissiante con mediani ed attaccanti che attanaglia il Pana padrone di casa.
Le sorprese positive arrivano da Zapata, anche se l'ex Napoli non trova il gol alla prima, fallendo nella ripresa una clamorosa occasione, e Kone, oltre al solito Bruno Fernandes che sembra già calzare a pennello nello schema di Colantuono. La velocità e la condizione fisica degli esterni, Edenilson e Ali Adnan è impressionante per essere soltanto ad inizio preparazione. Dopo il gol del vantaggio di Fernandes, ed il pareggio di Berg, è Aguirre a realizzare il gol della definitiva vittoria friulana.
Al termine della gara l'ex allenatore dell'Atalanta ha così commentato la sfida: "E' stata una vittoria importante, che ci dà consapevolezza, ho visto buone cose e sono molto contento al di là del risultato. Loro erano più avanti di noi, visto che tra qualche giorno giocheranno il preliminare di Champions League. Gare come questa sono utili e molto importanti. La squadra mi è piaciuta, loro sono forti nel palleggio e lo sapevamo bene, ma alla fine abbiamo rischiato solo un paio di occasioni. I portieri sono rimasti praticamente inoperosi sia nel primo che nel secondo tempo. Questo è lo spirito giusto, ma dobbiamo ancora migliorare e per farlo, ovviamente, lavorare con una vittoria dà slancio per continuare su questa strada".
Questa, in conclusione, la spiegazione per l'immediato utilizzo di Duvan Zapata, arrivato solo due giorni fa in ritiro. "Sono contento, soprattutto nel vedere che il lavoro fatto produce frutti. Ho scelto Duvan Zapata dal primo minuto perché volevo vedere le condizioni, non ha mai giocato. E' un po' in ritardo si vede, ma sono contento di quanto mi ha fatto vedere in campo. Dobbiamo mantenere il profilo basso e assolutamente non esaltarci. Questi non devono rimanere risultati straordinari, ma dobbiamo noi essere bravi a farli diventare risultati non eccezionali. Per fare questo dobbiamo avere giusta continuità".