Le notizie si rincorrono, le voci si moltiplicano, ma in realtà in pochi sanno quello che passa nella testa del direttore generale della Juventus Beppe Marotta. Il percorso che sta affrontando è però chiaro: passo del Brennero e destinazione Monaco di Baviera, dove ieri ha incontrato il presidente del Bayern Rummenigge per limare gli ultimi dettagli del trasferimento di Vidal, che si chiuderà probabilmente a 37 milioni più 3 di bonus, con le visite mediche del cileno programmate per lunedì o martedì. Ma quello di Marotta, accompagnato dal suo fedelissimo Fabio Paratici, non è solo un viaggio di cortesia.

L’obiettivo è chiaro: sondare Mario Götze, uno degli indiziati che occuperebbero la trequarti bianconera. Ma per arrivare nella città bavarese è utile un pit-stop a Velden, in Austria, dove lo Schalke 04 sta affrontando il ritiro pre-stagionale. Qui si allena un altro gioiellino, Julian Draxler, candidato anch’egli a prendere la numero 10. Draxler ricopre la posizione numero uno nella lista della spesa di Marotta. Ieri mattina il suo agente, Roger Witmann, è arrivato in Italia per trattare con i bianconeri, mentre nel pomeriggio le parti si sono trasferite negli uffici della Rogon, società che gestisce le prestazioni del tedesco.

Pare che l’accordo sia molto vicino, con due strade percorribili: 20 milioni più bonus subito o prestito con diritto di riscatto fissato a 25 milioni, valutato in base alle presenze. Il motivo di questa formula è molto chiaro: il talento tedesco nella stagione appena terminata ha giocato solo 19 partite con il club di Gelsenkirchen a causa di una lacerazione tendinea parziale che lo ha costretto a rimanere fuori dal campo dall’8 Novembre al 5 Aprile. La classe cristallina però non si discute. Infatti, nonostante abbia soltanto 21 anni, è molto duttile e può ricoprire diversi ruoli, dall’esterno sinistro nel 4-3-3, posizione nella quale ha giocato nell’ultimo periodo, a trequartista nel 4-2-3-1.

I movimenti ricordano quelli di Zidane e Kakà: concretezza e classe del francese, fantasia del brasiliano. I suoi dribbling ubriacanti palla al piede sono l’incubo degli avversari: ai contropiedi in velocità sulla fascia si alternano gli accentramenti e i tiri dalla distanza. Rappresenterebbe, insomma, per Allegri una possibilità di rivoluzionare anche l’aspetto tattico della sua Juventus e per dare imprevedibilità alla manovra, sarebbe insomma quel Cuadrado che tanto aveva chiesto Conte l’estate scorsa per poter passare al tridente. Un ulteriore indizio che porterebbe a pensare ad un possibile JD10 è la sponsorizzazione del calciatore con Adidas, nuovo partner dei bianconeri.

Il fronte Mario Götze, ventitreenne, è però sempre aperto, anche se per le cifre e l’ingaggio si tratterebbe più di un vero e proprio sogno. Il giocatore, sulla lista dei partenti a causa del suo pessimo rapporto con Guardiola, si libererebbe per un minimo di 40 milioni più bonus (Marotta offre un prestito con obbligo di riscatto per ammortizzare le spese) e dovrebbe essere disposto ad abbassarsi l’ingaggio faraonico di 7 milioni di euro a stagione che percepisce in Baviera. Nella scorsa stagione ha giocato 48 partite con 15 gol e 7 assist all’attivo. Giocatore abilissimo nello stretto, predilige partire dall’esterno per poi accentrarsi e dribblare gli avversari con una velocità disarmante. Il tedesco, esploso nel Borussia Dortmund e acquistato dal Bayern nel 2013 per la cifra di 45 milioni, è però sponsorizzato da Nike e non è visto di buon occhio dalla rivale Adidas dopo essersi presentato alla presentazione con i Bavaresi con il baffo in bella vista.

Aldilà di questi disguidi, un acquisto del genere permetterebbe alla Juventus di incrementare il merchandising ponendo il numero 10 sulle spalle di un giocatore dalla nome mondiale. Mondiale come quello vinto l’anno scorso con la Germania, che si è portata a casa la finale contro l’Argentina proprio grazie ad un gol decisivo nei tempi supplementari di Götze, subentrato da poco. Dopo i tedeschi, Mario è pronto a far sognare il popolo bianconero.