Un campionato da protagonista. Dichiarazioni continue di amore, da parte di uno di quei giocatori che definire "bandiera" sarebbe riduttivo: Kamil Glik giura amore eterno al Torino, ma non nasconde che semmai la società dovesse decidere di lasciarlo partire, a malincuore accetterebbe eventuali destinazioni. La notizia è fresca di serata. Il Galatasaray si è presentato all'ombra della Mole con 13 milioni più due di bonus per il capitano polacco: Cairo tentenna.
Il tutto dopo che lo stesso capitano granata, simbolo di una tifoseria intera, che lo ha adottato ed incoronato come idolo della Maratona, aveva parlato in giornata della situazione legata al suo futuro e non solo: "Sono tornato dalle vacanze con un giorno d’anticipo, anche perché non mi costava tanto. E’ normale quando la squadra va bene e si disputa un buon campionato altre società possano essere interessate, però durante le vacanze non ho parlato con nessuno del Torino e quindi non so che cosa succederà. Per me la priorità ce l’avrà sempre il Torino che è la mia prima scelta. Il mercato è lungo e vedremo, ma per il momento sono qui".
La volontà del polacco è forte, nonostante le numerose attenzioni da squadre estere ed italiane. Glik parla così del suo contratto in essere con i granata: "E’ normale, ho un contratto e non posso scappare, ma i contratti li avevano anche altri come Darmian. Ripeto, io non voglio andare via o scappare, però di queste cose penso e presumo che se ne parlerà e non so se qualcuno mi chiamerà oppure no. Ho un contratto ancora per due anni e intendo rispettarlo".
Si abbandona per un attimo il discorso legato al futuro e si passa agli obiettivi e alle ambizioni della squadra di Ventura: "Anche quest’anno sarà importante per me perché nei prossimi anni si disputeranno l’Europeo e il Mondiale e spero di poter partecipare a tornei importanti come questi, ci tengo molto. Penso che sia giusto che il Torino punti a certi traguardi, in passato si parlava sempre di salvezza mentre adesso il nostro obiettivo è piazzarci fra le prime dieci, basta parlare di salvezza, vogliamo puntare sempre più in alto. Se riusciremo a essere fra le prime dieci vedremo di poterci avvicinare a un posto che ci permetta di disputare l’Europa League. Negli anni precedenti abbiamo fatto sempre bene e penso che anche i nuovi che sono arrivati ci daranno una mano e cercheremo di toglierci qualche soddisfazione. Sarebbe bello andare in Europa League, ma obiettivi personali è difficile indicarli".
Dal passato al futuro, da Darmian a Zappacosta. Questo il ricordo del capitano dei precedenti con l'esterno azzurro, prima di dare il suo 'benvenuto' all'ex Atalanta: "Con Matteo abbiamo iniziato insieme nel Torino e quando si viaggiava in pullman con la squadra ci sedevamo vicini e anche nei riscaldamenti pre-partita eravamo sempre uno a fianco dell’altro. Abbiamo un rapporto d’amicizia importante e non c’è niente altro da aggiungere. Zappacosta? Se è al Torino sicuramente è valido. I nostri dirigenti lo avranno valutato dieci, cento volte e comunque non è un giocatore sconosciuto, sanno quello che sa fare e se lo hanno scelto avrà caratteristiche simili a quelle di Darmian. Tutti gli anni vanno via giocatori importanti e in molti pensano che tutto sia finito, invece la squadra, a mio parere, a livello di gioco fa sempre meglio rispetto alla stagione precedente. Sicuramente Zappacosta sarà un giocatore all’altezza di quello che ha fatto Darmian".
I progressi che il Torino deve fare nella prossima stagione per raggiungere nuovamente l'Europa League sembrano essere abbastanza chiari all'ex difensore di Bari e Real Madrir: "Dobbiamo migliorare in tutti i reparti, noi difensori possiamo fare ancora meglio e gli attaccanti di più. Ognuno deve porsi degli obiettivi e alla fine con la voglia che c’è di iniziare il campionato possiamo fare ancora meglio. Sarà più facile perché giocheremo ogni domenica e avremo il tempo di preparare le partite perché, purtroppo, non avremo l’impegno in Europa League e quindi potremo anche riposare durante la settimana. Speriamo che tutto questo possa avere il suo peso in chiave europea".
Infine Glik si sbliancia su un possibile obiettivo stagionale: "Sì, ma in Coppa Italia si disputano meno partite rispetto all’Europa League. Anche personalmente mi piacerebbe fare qualche cosa di bello in Coppa Italia (nelle ultime quattro edizioni i Torino è uscito sempre alla prima o al massimo alla seconda gara disputata, ndr). Sarebbe una bella cosa arrivare in finale, speriamo. Prima di tutto però dobbiamo superare il primo turno perché negli anni precedenti non è stato sempre così facile. La Coppa Italia è una bella competizione e anche il mister ci tiene che si faccia bene".