L'ex bomber della Juventus, Fabrizio Ravanelli, ha rilasciato un'intervista sulle colonne del quotidiano sportivo Tuttosport in cui analizza nel dettaglio la rivoluzione del reparto offensivo bianconero, fra acquisti e cessioni, caratteristiche delle punte, possibili formazioni e probabili gerarchie.

"Avevo una predilezione per Tevez. Spesso quando accendevo la tv per guardare la Juventus pensavo: questa sarà una partità davvero difficile... Però non ha importanza, alla fine ci penserà Carlitos! Adesso sarà davvero dura sostituirlo, anzi, direi che Tevez è proprio insostituibile. Al di là delle doti tecniche, erano la sua grinta ed il suo carisma in campo a fare la differenza: un trascinatore nato."

"Stiamo per assistere ad una rivoluzione nel reparto offensivo, che sarà sicuramente stimolante anche per Allegri. In ogni caso, è giusto avere fiducia: Allegri è un ottimo tecnico, la società lavora bene e il nuovo reparto è ricco di qualità. Sarà molto importante come sempre il ruolo dei senatori come Marchisio, Buffon, Chiellini, Bonucci e così via. I nuovi arrivati come Dybala e Zaza dovranno prendere subito questi giocatori come punti di riferimento per capire che mentalità bisogna avere alla Juventus"

"Come ridisegnerei l'attacco? Intanto penso che Allegri sia un tecnico che ama lavorare su più moduli, per cui mi aspetto tanti cambiamenti anche a partita in corso. Con Mandzukic, Dybala, Morata e Zaza potrà variare molto, e questo è sicuramente un vantaggio. Per come la vedo io Mandzukic e Morata possono giocare tranquillamente in un 4-4-2, però avendo a disposizione un giocatore come Dybala puoi passare senza problemi ad un 4-3-3 ad un 4-3-2-1 o al 4-3-1-2"

"Mandzukic? E' un carro armato dell'area di rigore. E' il tipico bomber d'area di rigore, ma ha una potenza fisica ed una cattiveria superiore alla media. Per lui ogni partita è una guerra. E' molto bravo nel concludere l'azione, ma sa anche partecipare alla costruzione del gioco. Intesa con Morata? Credo che i due sono destinati ad intendersi bene perchè hanno caratteristiche diverse, si completano a vicenda."

"Morata? Alvaro è un attaccante completo: ha dribbling, scatto, corsa, tecnica, sa giocare con entrambi i piedi, ma può ancora migliorare molto. Ad esempio nel colpo di testa. E' uno dei suoi limiti, deve migliorarsi. E poi deve riuscire ad essere più tranquillo in campo, meno insofferente. Spesso si innervosisce, si arrabbia con i compagni o si mette ad inseguire gli avversari che gli portano via il pallone. Deve riuscire a stare tranquillo, solo così può esprimere al meglio il suo potenziale. Per sua fortuna gioca nella Juve, l'ambiente ideale per migliorare anche sotto questo profilo"

"Dybala? Grande colpo considerata l'età e il potenziale tecnico. A Palermo giocava da punta e può continuare a farlo tranquillamente alla Juventus, valorizzando le sue qualità di seconda punta. Onestamente però mi piacerebbe vederlo anche da trequartista. So che non è questo il suo vero ruolo, però è così bravo palla al piede, nel dribbling e nell'assist, che a mio avviso potrebbe fare molto bene anche dietro le due punte. Parlo proprio di un 4-3-1-2 con Dybala dietro Morata e Mandzukic. Però c'è anche un'altra possibilità, ovvero un 4-3-2-1, con Dybala e Morata alle spalle del croato, magari in quelle situazioni in cui non si riesce a sbloccare la partita: metti dentro Dybala sperando nel colpo del fuoriclasse. Ripeto, lui sa creare la superiorità numerica: punta il difensore, dribbla, è bravo nell'assist... Potremmo anche immaginare Dybala in un 4-3-3, però forse in questo modo sarebbe troppo sacrificato nella fase difensiva"

"Riguardo Zaza, penso che abbia grandi margini di miglioramento, ma sarà importante per lui arrivare in punta di piedi. Mi sembra un ragazzo molto umile ed intelligente, all'inizio dovrà avere molta pazienza... Però ha grandi qualità, un ottimo tiro, corsa, potenza. Ripeto, inizialmente dovrà imparare a sacrificarsi per la squadra, poi un giorno potrà essere la squadra a sacrificarsi per lui. Alla Juventus la concorrenza non scatta solo in partita, ma la competizione deve esserci ad ogni allenamento."