La prima annata di Massimo Ferrero alla guida della Sampdoria si è chiusa con un ottimo risultato sul campo con la conquista dell'Europa League, anche se non per meriti propri (mancata licenza UEFA del Genoa).
La squadra ha disputato un bellissimo campionato con l'esplosione di numerosi gioielli e talenti che, ora rischiano di partire a causa di una situazione finanziaria tutt'altro che buona. Da un'approfondita analisi eseguita da La Gazzetta dello Sport, emerge una situazione, infatti, che è l'opposto di quanto visto sul campo.
Per comprende quello che comincia ad apparire come un vero e proprio "Caso Samp", bisogna riavvolgere il nastro esattamente ad un anno fa, quando Garrone cede il club a costo zero al neo patron Ferrero. L'ex presidenza inoltre, lascia in dote circa 36,5 milioni di euro buona parte dei quali da utilizzare per ripianare la situazione debitoria che, nel dicembre 2013 segnava 13,4 milioni di euro.
Poche settimane dopo il cambio di proprietà, la controllante della Samp, passa integralmente alla Holding Max Srl, in mano alla figlia e al nipote del neo presidente con un capitale sociale di appena mille euro che, sposta la sede da Genova a Roma. Lo scorso dicembre il disavanzo raddoppia raggiungendo i 24,6 milioni di euro. A rendere preoccupante la situazione è il fatto che, secondo l'analisi della rosea, Ferrero avrebbe versato nelle casse doriane fino ad ora, solo 3 milioni di euro e, inoltre, sotto forma di prestito.
A questo punto, lo scorso febbraio il Cda della Sampdoria ha approvato un piano di risanamento con scadenza per il 2017/2018, con l'obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio applicando le seguenti manovre a partire dalla prossima stagione: "un’importante attività di mercato che porti al collocamento dei giocatori ancora legati per i prossimi anni con la Sampdoria e il realizzo di significative plusvalenze".
Questo spiega la rescissione con Eto'o, la cessione di Obiang e le numerose trattative in uscita che preoccupano i tifosi, da Eder a Soriano. Addirittura sembrerebbe che Ferrero sia pronto a cedere per 1,3 milioni la sede di Corte Lambruschini. Quello che appare evidente è che se il patron non immetterà liquidità, sarà molto dura per i blucerchiati uscire da un pericoloso vortice finanziario.