Il Direttore Generale della Juventus Beppe Marotta ha parlato ai microfoni di Sky al termine della sfida con il Barcellona, fissando l'obiettivo per la prossima stagione e affrontando tematiche di mercato.
"Cosa si dice alla squadra in questi casi? Normalmente il discorso lo fa l'allenatore. Io posso fare solo i complimenti alla squadra. Oggi l'avversario era obiettivamente troppo forte. La partita di oggi in ogni caso è solo un passaggio. Siamo partiti da un settimo posto, abbiamo vinto quattro scudetti e siamo arrivati fin qui: il prossimo obiettivo si chiama Milano 2016".
"Il futuro di Pirlo? Non so se partità sicuramente, mi auguro di no. Andrea è un'icona del calcio italiano, non solo della Juventus. Il suo pianto è comprensibile."
"Mandzukic? Al mercato penseremo da domani. Parleremo con i giocatori che ci interessano. La volontà dei giocatori è importante. Prima di tutto ci confronteremo con Tevez per capire le sue intenzioni. Ho sentito che l'agente ha detto che in settimana ci sarà un confronto. Non vogliamo trattenerlo e speriamo che rimanga. Però pensiamo anche ad alternative nel caso in cui decida di partire. Lui ha dato tanto alla Juventus e penso che in ogni caso vada ringraziato."
"La situazione di Pogba? Lui ha un contratto pluriennale, sta crescendo e non vogliamo cederlo. Qui conta la volontà della società, anche perchè esiste un contratto chiaro. In caso di offerta? Ovviamente la volontà del giocatore può condizionare, ma noi abbiamo una posizione di forza. Il rapporto con Pogba è ottimo e in questo momento non c'è nessuna trattativa in corso."
"Come sostituire Pirlo? Certamente non è facile. Però abbiamo dei giocatori, come Marchisio, che hanno fatto bene nel suo ruolo. Penso che Allegri saprà trovare buone soluzioni."
"Khedira? Diciamo che manca solo l'ufficialità. Ci sono dei tempi obbligatori da rispettare. Penso sia un buon elemento da insierire nella mediana."
"Le nostre vittorie sono il frutto di un blocco italiano difficilmente rimpiazzabile. Ad esempio un giocatore come Pirlo dà qualità e senso di appartenenza, che il primo elemento che cerchiamo in un giocatore"