Una stagione da Re, o quasi. Nella stagione di Carlos Tevez c'è tutto, per il momento: gol, assist, giocate stratosferiche, oltre a due trofei su tre alzati al cielo. Nonostante il sorpasso nella classifica marcatori gli abbia lasciato l'amaro in bocca, complice anche il non aver giocato le ultime ininfluenti gare di Serie A, l'Apache è pronto e carico per la sfida che sabato sera lo metterà di fronte al Barcellona dell'amico Messi, con il quale dividerà la Nazionale Albiceleste tra qualche giorno in Cile. 

Tuttavia, per pensare all'Argentina ci sarà tempo: una settimana di distanza tra la Finale di Champions di Berlino e l'inizo della competizione sudamericana. Tevez pensa solo alla Coppa dalle grandi orecchie e lo ribadisce al sito della Uefa, dove chiede una Juve all'altezza del Barcellona delle stelle e degli alieni. 

"Perfetta? No, di più. Loro sono la squadra più forte al mondo  e affronteremo i tre attaccanti più forti. Quindi dovremo lavorare molto duramente e la nostra prestazione dovrà essere più che perfetta".

Nella stagione quasi perfetta di Tevez, la mano di Massimiliano Allegri, umile e competente al tempo stesso, che ha aiutato l'argentino del Barrio a mettere la testa a posto e pensare solo al campo: "Mi dà tanta libertà d'azione, e mi lascia giocare nel modo che io preferisco. Ecco perché questa stagione sto giocando meglio rispetto alla scorsa".

Infine, con il Barcellona fortissimo nei tre uomini davanti, Tevez punta tutto sul capitano della Juventus, Gigi Buffon: "Sappiamo che Gigi è un fenomeno. Avere lui in porta dà fiducia a tutta la squadra. Segnare un gol a Gigi è sempre difficile e questo ci regala quel pizzico di sicurezza in più".

In attesa del futuro, recente e prossimo, Carlitos punta la coppa dalle grandi orecchie, punto d'arrivo ultimo di una stagione vissuta da autentico trascinatore.