Massimiliano Allegri, accompagnato da Claudio Marchisio, si è presentato in sala stampa per il primo appuntamento con i giornalisti in vista della finale di Berlino. Ecco le parole del mister e del centrocampista bianconeri.
Domanda rivolta a Marchisio: "Stai vivendo questa attesa per la finale più con felicità o con paura e responsabilità?"
Marchisio: "Paura sicuramente no, diciamo con felicità insieme alla giusta tensione. Felicità perchè se torniamo a inizio stagione nessuno puntava su di noi per questa finale. Però alla fine ci siamo arrivati, quindi c'è grande felicità e viviamo questa settimana in maniera molto serena, cercando però allo stesso tempo di lavorare bene e preparare bene la partita perchè è una finale di Champions e affronteremo una grande squadra".
Domanda rivolta ad Allegri: "Volevo sapere se ha visto il gol di Messi contro l'Athletic Bilbao e cosa ha pensato in quel momento. E poi quale crede che sia il pregio più grande della sua Juventus?"
Allegri: "Per quanto riguarda il pregio più grande della mia Juventus, direi il fatto che è una squadra che ha carattere, oltre ad essere una squadra tecnica. Penso che la squadra sia migliorata molto soprattutto nella consapevolezza dei propri mezzi e questo mi lascia sereno nel preparare questa partita. Riguardo Messi e la sua giocata, diciamo che di gol ne ha fatti anche di più belli. Dovremo essere pronti, perchè conosciamo bene quelle che sono le qualità di questo grandissimo giocatore, oltre ai vari Neymar, Suarez e soprattutto Iniesta".
Domanda per entrambi: "Sapete come fare o credete di sapere come fare?"
Allegri: "Si fa e basta. L'importante è giocare bene, fare le cose giuste e soprattutto avere la voglia di dimostrare che abbiamo tutte le capacità e le qualità per affrontare questo Barcellona. Noi dobbiamo prepararci per giocare una grande partita, poi bisogna comunque calcolare che è una finale e come tutte le finali può essere anche decisa dagli episodi. Loro hanno delle grandissimi qualità, ma le abbiamo anche noi. Non dobbiamo pensare a ciò che potrà accadere, ma pensare solo a lavorare e a prepararsi bene".
Marchisio: "Diciamo che il mister ha già detto tutto. Noi questa settimana dobbiamo solo pensare a lavorare. Sappiamo che affronteremo una squadra fortissima, hanno un attacco incredibile, hanno segnato 120 gol, forse è un record in Spagna. Quindi conosciamo benissimo le loro potenzialità, ma noi siamo un grande gruppo: abbiamo cuore, abbiamo carattere, siamo ben organizzati e penseremo solo a prepararci nel migliore dei modi".
Domanda ad Allegri: "Lei ha già battuto il Barcellona quando era al Milan, 2-0 ai quarti di finale, con una squadra più scarsa di questa Juve. Quindi sa già come si fa. Ha delle tattiche particolari in mente?
Allegri: "Penso che il Barcellona giochi un calcio diverso da quello di qualsiasi altra squadra. Poi ha dei giocatori, mi riferisco soprattutto a Messi e Neymar, che hanno delle caratteristiche e qualità diverse da tutti gli altri giocatori del mondo. Non sarà necessario fare grandissime cose, ma sicuramente dobbiamo giocare una partita da squadra compatta, cercando di limitare o di annullare le loro migliori caratteristiche".
Domanda a mister Allegri: "C'è la possibilità di arrivare ai calci di rigore?"
Allegri: "Certo, è una finale, quindi può finire anche ai rigori. Sicuramente noi dobbiamo prepararci anche all'eventualità dei rigori, dobbiamo allenarci anche su questo aspetto, però non penso che questa partita finirà con i calci di rigore".
Altra domanda per Allegri: "Potrebbero esserci delle analogie fra l'Italia del 2006 e questa Juventus a Berlino?"
Allegri: "Questo lo vedremo dopo... Certo se riuscissimo a vincere la Coppa ci sarebbero tante analogie. Altrimenti direi che non sarà così. Al di là di questi paragoni, credo che vincere una finale sarebbe un risultato più che straordinario. Ma al momento la squadra ha già fatto una stagione veramente incredibile. Solo il fatto di arrivare a giocarsi una finale di Champions non capita tutti gli anni. Per di più arrivarci in un anno dove la squadra ha vinto anche lo Scudetto e la Coppa Italia, che era la decima, quindi aveva un valore maggiore del solito. Quindi penso che giocare una partita dopo una stagione così importante provochi tantissima adrenalina a prescindere dal fatto che affronteremo il Barcellona".
Domanda rivolta a entrambi: "Che valore ha questo Tevez per la Juventus? Una finale di Champions comporta una preparazione particolare?"
Allegri: "Tevez significa molto per questa Juve, ma come lui anche gli altri calciatori. La partita va preparata in base a quelle che sono le caratteristiche del Barcellona, poi il ritmo è lo stesso di qualsiasi altra settimana. Non è che siccome giochiamo la finale possiamo fare tre allenamenti al giorno e visionare per ore i video. Queste partite vanno preparate con semplicità e con grande tranquillità".
Marchisio: "Carlos da quando è arrivato ci ha fatto fare un evidente salto di qualità. Lui è un grande campione e spesso è stato descritto in modo sbagliato. Si diceva che era un giocatore che si allenava poco e che creava problemi, ma da quando è arrivato da noi si è messo immediatamente a disposizione del gruppo, lavorando sempre tantissimo e diventando un punto fermo di questa squadra. Lo ha dimostrato sempre sia in campo che nello spogliatoio. Per noi è un giocatore fondamentale e speriamo che lo sia anche nella partita di sabato".
Domanda a Marchisio: "E' più difficile giocare contro il Barcellona alla playstation o nella realtà? Quando eri piccolo sognavi di vivere un giorno così?"
Marchisio: "Premesso che alla playstation non gioco più, penso che sia un momento che sogna qualsiasi persona che inizia a giocare a calcio, questo sicuro. Io e i miei compagni non vediamo l'ora di poter giocare una partita così importante, ancor di più indossando questa maglia, perchè la Juventus non la gioca da tanti anni. Quindi abbiamo davvero tanta voglia di scendere in campo e di giocarla senza troppi pensieri, affidandoci alle qualità che la nostra squadra ha dimostrato di avere in questi mesi. Ovviamente abbiamo grande rispetto per una grande squadra come il Barcellona, ma scenderemo in campo per giocarcela fino alla fine".
Domanda rivolta ad Allegri: "Messi va marcato a uomo?"
Allegri: "Non si può marcare Messi a uomo, è praticamente impossibile. Poi loro hanno anche Neymar e Suarez, giocatori di grande tecnica, quindi dovremo essere bravi e fare una partita di grande coraggio, sapendo che durante la partita ci saranno momenti di grande difficoltà per noi, ma anche momenti favorevoli. Sicuramente non andiamo a Berlino per aspettare solo i loro gol e fare le vittime. Sappiamo le difficoltà di questa partita, è una finale di Champions e quindi è ovvio che andremo ad affrontare i migliori giocatori del mondo, ma questo non deve assolutamente creare ansia".
Domanda ad Allegri: "Cosa le dicono oggi i tifosi quando la incontrano per strada?"
Allegri: "In città c'è grande entusiamo ed è normale che sia così. Si avverte anche in Italia, perchè comunque era da molto tempo che una squadra italiana non viveva una finale di Champions. Tutti gli italiani aspettano questa finale come la aspettiamo noi. Per quanto riguarda lo scetticismo iniziale nei miei confronti, come ho già detto tante volte, la Juventus ha avuto pochi allenatori che prima di arrivare qui avevano allenato una grande squadra e io sono uno di quelli. Detto questo, al Milan in tre anni e mezzo abbiamo vinto uno Scudetto, una Supercoppa, non siamo mai usciti in un preliminare di Champions League e abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi prefissati. Poteva essere normale un po' di scetticismo dopo che un allenatore che aveva vinto tre scudetti in tre anni, aveva lasciato la squadra. Però credo che grazie alla disponibilità dei calciatori e alla grande forza della società, siamo riusciti a fare una stagione importante, quasi irripetibile, perchè per migliorare una stagione come questa l'anno prossimo sarebbe necessario vincere tutto compreso la Champions. Quindi questa è una stagione che rimarrà nella storia. Ora rimane l'ultima finale e dobbiamo essere bravi a portarla a casa. E anche fortunati".
Domanda ad Allegri: "Pensi che ti possa aiutare molto il fatto di aver già affrontato tante volte il Barcellona con il Milan? Era destino che in finale dovessi trovare la squadra che hai affrontato più volte?"
Allegri: "Vedremo sabato come andrà a finire, però c'è da dire che quello era un Barcellona diverso, anche se per giocare contro il Barcellona occorrono sempre grande pazienza e forza mentale.
Domanda rivolta ad Allegri: "Che clima percepisce intorno alla squadra?"
Allegri: "Il clima è ottimo e non vedo motivi per cui non debba essere tale. Mancano cinque giorni ad una partita meravigliosa, ad una grande serata. E' straordinario essere arrivati fin qui e ora dobbiamo provare a far diventare questa annata ancor più straordinaria".
Domanda per Marchisio: "Cosa si prova a sapere di far vivere ai tifosi il loro sogno più grande?"
Marchisio: "Quando ero bambino chiedevo anche io ai miei idoli la vittoria della Champions e ho avuto la fortuna di vivere la vittoria del '96. Purtroppo ci sono state altre finali che la Juve non è riuscita a vincere, però, al di là di questo, sappiamo del grande entusiasmo che si respira in città, ma anche all'interno della società. C'è grande voglia di giocarsi questa partita. Poi i tifosi devo essere consapevoli del fatto che è una finale e che quindi ogni squadra ha il 50% di possibilità. Noi speriamo di portare il trofeo a Torino".
Domanda ad Allegri: "Si sta divertendo a preparare questa sfida?"
Allegri: "Diciamo che preparare una partita del genere è il sogno di ogni allenatore e io mi ritengo fortunato ad allenare questi ragazzi, che in questi quattro anni hanno dato a tutti delle grandissime soddisfazioni. Quindi mi diverto molto quando si preparano queste partite".
Domanda per Allegri: "Quanto le è servita la semifinale contro il Real Madrid per poter preparare questa partita?"
Allegri: "La partita con il Real è servita molto perchè abbiamo avuto modo di poterci confrontare con una squadra straordinaria composta da giocatori che hanno le stesse qualità di quelli del Barcellona. Però se vogliamo vincere questa finale dovremo fare molto meglio perchè, mentre con il Real Madrid le partite erano due, questa è una partita secca e questo può essere forse un piccolo vantaggio per noi".
Domanda a Marchisio: "Qual è stato il centrocampista più influente degli ultimi anni, Xavi o Pirlo?
Marchisio: "Parliamo di due grandissimi campioni che hanno fatto la storia dei club in cui hanno giocato e delle rispettive nazionali. Sono il top nel loro ruolo e lo stanno dimostrando anche adesso nonostante l'età che non è più quella di una volta. Di Andrea, con cui ho avuto la fortuna di giocare qui alla Juve e in nazionale, posso dire che è un grandissimo professionista, un giocatore che può risolvere una partita in qualsiasi momento, anche grazie ai suoi calci di punizione. Parliamo quindi di due campioni da cui si può solo imparare"