Juventus e Barcellona si affronteranno il prossimo 6 giugno a Berlino per la finale di Champions League dopo due cavalcate differenti. Tecnica e tattica dividono ampiamente le due squadre, equipaggiate in maniera differente. Messi - Neymar - Suarez contro Tevez - Morata, Iniesta contro Pirlo, Pique contro Bonucci, quanti duelli individuali!
Uomo per uomo il Barça parte sicuramente favorito. Ma siamo sicuri che le qualità tecniche dei giocatori saranno l'unico fattore decisivo per le sorti dell'incontro? Le armi della Vecchia Signora si chiamano organizzazione, esperienza e praticità. Questa squadra nello scontro diretto può farcela, senza le distrazioni che possono accompagnare i 180 minuti.
La Juventus di questa stagione ha evidenziato tendenze contrapposte, ma sempre vincenti. Si può fare la partita ma anche aspettare l'avversario per colpirlo. Aspettare il Barcellona sarebbe forse un suicidio, ma la verità sta nel mezzo. Partiamo dai reparti.
La difesa juventina rappresenta il bunker per eccellenza. A protezione di Buffon il pacchetto bianconero alzerà un vero e proprio muro. Qualcosa andrà concesso agli spagnoli, ma queste basi sono state certezze fino ad oggi. Il Barcellona, d'altro canto, ha sofferto nel corso della stagione la foga dell'avversario, la sua aggressività.
Gli uomini di Luis Enrique restano formidabili, ma non imbattibili. Questa squadra può segnare molto ma lasciare anche all'avversario la possibilità di provarci in zona gol. Tevez e Morata potrebbero approfittarne. Gli inserimenti di Vidal e la forza fisica di Pogba andranno a disturbare uno spartito ordinato e preciso.
Alternando queste due filosofie, la Juventus può battere il Barcellona. Attenzione e concentrazione dovranno essere massimali, ma per una finale di Champions sembra quasi scontato.