36° giornata del campionato di Serie A. Nel primo anticipo del sabato va in scena il derby d'Italia. La Juventus, reduce dal trionfo del Bernabeu, si presenta a San Siro con buona parte delle seconde linee in campo fin dal primo minuto.
Allegri schiera un 4-3-1-2 con la linea difensiva composta da Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci e Padoin. A centrocampo troviamo Marchisio in cabina di regia, affiancato a sinistra da Sturaro e a destra da Romulo. In attacco Matri e Morata vengono supportati da Pereyra in posizione di trequartista. Mancini si affida al collaudato 4-3-1-2, influenzato però dalle pesanti assenze di Hernanes e Guarin.
Primo tempo
Il match comincia subito a ritmi alti, e le prime occasioni da gol non si fanno attendere. Siamo appena al 2' minuto quando, da una palla persa dai bianconeri a centrocampo, nasce un pericoloso capovolgimento di fronte: Icardi arriva al limite dell'area e tenta subito il tiro in porta, ma Storari si oppone e la palla finisce in corner. La Juve però non resta a guardare e poco dopo si rende pericolosa per ben due volte nell'arco di due minuti con Alvaro Morata, prima con una conclusione che termina sull'esterno della rete, poi con un veloce contropiede che lo spagnolo prova a concretizzare con un tiro a giro sul secondo palo, deviato però da Handanovic in calcio d'angolo.
Dopo un inizio partita equilibrato l'Inter prende in mano la partita e il gol del vantaggio nerazzurro arriva al 8' minuto: sullo sviluppo di un calcio d'angolo la palla arriva a Brozovic che dal limite dell'area scaglia un potente destro. Icardi si ritrova sulla traiettoria del tiro e tocca il pallone con il petto mettendo fuori causa Storari. L'attaccante argentino si conferma la bestia nera dei bianconeri: per lui è il sesto gol in cinque partite contro la Juventus. La squadra di Allegri prova a reagire ma rimane schiacciata nella propria metà campo dall'ottimo pressing nerazzurro. I bianconeri sembrano in difficoltà soprattutto a centrocampo, dove l'Inter riesce a creare gioco con troppa facilità.
Per rivedere i bianconeri propositivi bisogna aspettare il 21' minuto: numero di Morata che va via sulla fascia sinistra, entra in area e spara un missile sul primo palo, ma Handanovic si fa trovare pronto e spedisce la sfera in corner. Grande azione dello spagnolo, che sembra essere in una grandissima condizione atletica. La reazione dell'Inter è immediata: Palacio si ritrova solo con il pallone tra i piedi all'interno dell'area di rigore. Il tiro è repentino, ma Storari compie il miracolo e tiene a galla i suoi. La squadra di Mancini continua a macinare gioco e al 38' minuto crea l'ennesima occasione da rete: uno-due tra Palacio e Icardi all'interno dell'area di rigore, palla in mezzo verso Shaqiri che controlla e prova a piazzare la sfera sotto l'incrocio. Il pallone si stampa sulla traversa e torna in campo dalle parti di Brozovic che calcia in porta e batte Storari. L'esultanza dei nerazzurri è però interrotta dal guardalinee che annulla la rete per posizione irregolare dello stesso Brozovic. L'Inter sembra nel suo momento migliore, ma ecco che al 40' accade l'imponderabile. Clamoroso retropassaggio sbagliato da Medel. Matri brucia Vidic in velocità e si presenta e tu per tu con Handanovic: il difensore serbo tenta il disperato intervento in scivolata ma colpisce in pieno l'attaccante bianconero. Per Doveri è calcio di rigore. Dal dischetto di presenta Marchisio che non sbaglia e porta la Juventus sul risultato di 1-1. Si conclude qui un primo tempo intensissimo, giocato sicuramente meglio dai nerazzurri, ma ricco di occasioni da entrambe le parti.
Secondo tempo
Nessun cambio nel primo tempo da parte dei due tecnici. La ripresa si apre con una Juventus molto propositiva che si rende immediatamente pericolosa con Morata, che sfugge con un numero alla marcatura di Ranocchia e partendo da centrocampo si invola da solo verso la porta avversaria; lo spagnolo è velocissimo, ma arrivato a tu per tu con Handanovic non colpisce bene il pallone e manda a lato. Al minuto successivo l'occasione per i bianconeri è ancora più clamorosa: cross dalla destra di Lichsteiner e colpo di testa ancora di Morata che non centra lo specchio specchio della porta da due passi. Lo spagnolo è senza ombra di dubbio il migliore dei suoi, un pericolo costante per la retroguardia nerazzurra. Dopo un inizio di ripresa scoppiettante, i bianconeri mostrano ancora una volta difficoltà nella costruzione del gioco, anche perchè il pressing dell'Inter non accenna a diminuire. Al 10' minuto della ripresa svolta tattica per i bianconeri: fuori Lichtsteiner e dentro Ogbonna. Allegri passa così al 3-5-2. In seguito lascia il campo Matri, che viene sostituito da Llorente. Al 26' minuto ghiotta opportunità per i nerazzurri: Kovacic mette in mezzo per D'Ambrosio che prova la girata al volo di sinistro, ma il pallone termina di poco a lato. Al 32' minuto terzo cambio per i bianconeri: fuori Pereyra e dentro Pogba. L'Inter continua ad avere in mano il pallino del gioco e al minuto 34 costruisce un'altra palla gol con Nagatomo, che si invola sulla sinistra e mette il pallone in mezzo verso Icardi; l'argentino prova il colpo di testa ma non trova il giusto impatto con il pallone. La Juventus cerca di reagire e al 38' trova la rete del vantaggio su un' azione insistita: ennesimo cross in mezzo, mischia in area di rigore e pallone che finisce sui piedi di Morata rimasto solo al limite dell'area. Lo spagnolo non ci pensa su due volte e tira in porta. Il pallone sembra facile preda di Handanovic, ma la papera dell'estremo difensore nerazzurro è clamorosa: la Juventus passa quindi in vantaggio. La reazione dell'Inter è immediata, ma uno straordinario doppio intervento di Storari, prima su Palacio e subito dopo su Icardi, evita il pareggio. Davvero incredibile il gesto tecnico del portiere bianconero. La Juventus torna a farsi vedere in zona offensiva e al 41' minuto, sugli sviluppi di un corner, Morata di testa sfiora l'1-3. Doveri concede ben 5 minuti di recupero, che vedono l'Inter tentare il tutto per tutto, ma il muro difensivo bianconero regge l'urto.
La Juventus porta così a casa l'ennesima vittoria in questo campionato. Una vittoria che ha un valore soprattutto simbolico, ma che dimostra anche l'affidabilità e la qualità delle seconde linee di Allegri. Per l'Inter di Mancini è invece il secondo risultato negativo consecutivo fra le mura di casa, dopo il deludente 0-0 ottenuto contro il Chievo: per i nerazzurri la strada verso un posto in Europa League si complica ulteriormente.