Il sogno europeo non finisce, per ora: la Sampdoria si riprende prepotentemente il quinto posto, allungando sul Genoa e sorpassando la Fiorentina, in attesa che le avversarie disputino le loro sfide. La vittima è l'Udinese, crollata in casa con il punteggio piuttosto pesante di 4-1: un risultato giusto per certi versi, un po' immeritato per altri, probabilmente soprattutto per l'ampiezza del divario e per il fatto che sia arrivato in casa. Soriano è protagonista con una doppietta (una rete per tempo), a cui si aggiungono le reti di Acquah e Duncan sel secondo, anche se il vero protagonista della ripresa è Djordjevic.
Inizio propositivo dei padroni di casa, che si affidano al loro leader Totò Di Natale, molto festeggiato al Friuli per il traguardo dei 206 gol in Serie A, per costruire azioni pericolose: la Samp resta però molto ben chiusa dietro e concede pochissimo, solamente un tiro di Guilherme che termina a lato di poco. Alla lunga anche i doriani escono e si fanno vedere dalle parti di Karnezis, con due conclusioni di Palombo e Muriel: la prima termina alta di poco, la seconda è facile preda del portiere greco.
D'improvviso l'Udinese smette di giocare e la squadra di Mihajlovic mette le tende nella metà campo avversaria: il gol del vantaggio arriva al 25' con Soriano, bravo a farsi trovare a centro area e raccogliere il grande assist di Wszolek, autore di un'ottima azione insistita sulla destra. Dopo un colpo di testa di Duncan alto di poco e una timida reazione dei friulani (che si spegne in un destro a giro di Guilherme fuori di poco), Eto'o va vicinissimo al raddoppio: sul suo destro si immola Domizzi per mettere in corner. L'Udinese si rivede solo nel finale di primo tempo, con Kone che cerca un'incornata su corner che sfiora la traversa.
I friulani entrano in campo con ottima aggressività anche nella ripresa, ma è la Samp a sfiorare subito il 2-0 con una clamorosa tripla occasione nel giro di un attimo: Karnezis para su Muriel, poi Duncan la manda sul palo e Domizzi si immola ancora su Muriel. Di tutto e di più nell'area dei friulani, che se la cavano e provano a tornare alla caccia di un pareggio che in teoria sarebbe dovuto arrivare: Thereau, subentrato a Geijo nell'intervallo, al 58' segna sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma l'arbitro annulla per un fuorigioco che non pare esserci. Un minuto dopo anche Hallberg va vicinissimo all'1-1, ma solo sul secondo palo colpisce come peggio non potrebbe.
Il mattatore della ripresa è Djordjevic: subentra ad Eto'o al 56' e nell'ordine prima calcia addosso a Karnezis in contropiede, poi regala a Soriano l'assist per il 2-0 dopo un eccellente dribbling, continua sbagliando ancora solo davanti al portiere calciando fuori un cioccolatino del compano che proprio lui aveva messo in condizione di segnare, e infine innesca Acquah al 70' ma anche lui non trova la porta. Sicuramente non male per un giocatore che aveva messo insieme solamente 116 minuti finora.
Stramaccioni prova a cercare in panchina qualcuno di impatto che potrebbe riaprire la gara, ma Aguirre ed Heurtaux non lasciano il segno. Ci pensa a quel punto Acquah a chiudere i conti: stavolta il Ghanese trova la porta, lanciato in contropiede in campo totalmente aperto all'80'. A tre minuti dal termine arriva il gol della bandiera, grazie a un rigore (dubbio) realizzato dal solito Di Natale: Viviano intuisce, ma non riesce a deviare. Giusto per fugare ogni tentativo di rimonta, Duncan mette il sigillo: assist di Muriel e sinistro in area che si insacca. Finisce 4-1 al Friuli, con la Sampdoria che si ripropone prepotentemente per un posto in Europa League e si riprende momentaneamente il quinto posto.