Missione campionato completa, missione Coppa Italia da ultimare, mentre la missione Champions League è in pieno sviluppo. Ed è con la testa a Madrid (mercoledì il ritorno col Real dopo il 2-1 dell'andata) che la Juventus si prepara ad affrontare il Cagliari nella quart'ultima giornata di campionato, con il tricolore già in tasca e con la voglia di fare ancora meglio. Massimiliano Allegri ha parlato di questo e anche di altro, come di Pogba, che si è rivisto a Vinovo e potrebbe rientrare contro il Real, o di Tevez, o degli obiettivi e del mercato dei giovani: tutto nella conferenza stampa di oggi, alla vigilia della sfida con i sardi, ma con il pensiero che è tutto rivolto al Real.
SULL'AMPIO TURNOVER - "Innanzitutto abbiamo il dovere e l'obiettivo di superare gli 80 punti. Abbiamo ancora quattro partite, domani col Cagliari, poi l'ultima in casa col Napoli, quindi abbiamo due trasferte, con l'Inter e col Verona. Quindi abbiamo ancora 12 punti a disposizione e dobbiamo cercare di prenderli. Domani cambierò qualcosa, anche perchè, tra la partita di sabato scorso a Genova con la Sampdoria e quella di martedì col Real Madrid, la squadra ha speso molto. E soprattutto perchè ho altri giocatori che sono in buone condizioni, in grado di fare una bella partita domani e soprattutto cercare di vincere questa partita. Poi tra l'altro, quando si parla di quelli che giocano meno, quelli che hanno giocato meno di tutti sono Marrone che è sempre stato infortunato e De Ceglie. E un po' Pepe, che sicuramente ha giocato meno degli altri, e Romulo che ha avuto problematiche. Però è in buona condizione e anche lui domani sarà a disposizione per un eventuale spezzone di partita, Domani giocherà Storari, E anche Tevez starà fuori".
SU POGBA - "Un quadro di possibilità è difficile dirlo. Posso solamente dire che Pogba ieri si è allenato con la squadra e ha fatto anche un buon allenamento, ha lavorato con la palla, quindi credo che ci siano le possibilità che domani possa giocare, o dall'inizio o a partita in corso. Sicuramente domani non sarà nelle condizioni di fare tutta la partita, però sarà importante, per averlo a disposizione a Madrid, per verificare le sue condizioni fisiche e soprattutto la ripresa, la confidenza con la palla e con la partita".
SU TEVEZ - "Per quanto riguarda il siparietto di Tevez l'altro giorno, io sinceramente non me ne ero neanche accorto. E' uscito e ha borbottato qualcosa, ma ci siamo salutati senza nessun problema. Eventualmente, fosse successo, non c'è nessun problema, è normale che quando un giocatore viene sostituito si arrabbia, l'importante è che quando sta in campo faccia quello che deve fare e credo che Carlitos quest'anno abbia fatto una stagione importante, una delle migliori, se non la migliore, da quando gioca a calcio. Per lui credo sia un'annata straordinaria e ha le potenzialità per fare un'altra grandissima annata. Nel Boca, ma anche nella Juventus...".
SU PIRLO - "Andrea è stato criticato, ma l'altra sera ha giocato secondo me una bella partita. All'inizio ha sbagliato qualche palla di troppo, cosa che per lui è inusuale, e quando Andrea sbaglia quelle palle magari sembra che caschi il mondo. Ma dopo ha finito molto bene, ha finito in crescendo anche a livello fisico".
SUL LAVORO DELLA SOCIETA' E I GIOVANI - "Questo è la dimostrazione che innanzitutto la società ha lavorato bene sul mercato, costruendo un'ottima rosa oltre al gruppo storico, che da quattro anni vince. Sono stati fatti degli innesti importanti, con giocatori giovani, che hanno avuto il tempo di ambientarsi, di adattarsi, soprattutto alla mentalità della Juventus, squadra che deve giocare tutte le partite per vincere. Morata all'inizio ha avuto alti e bassi, Coman ha fatto bene, lo avete visto giocare meno però durante gli allenamenti anche lui ha avuto dei momenti di alti e bassi. Sturaro è arrivato, ha avuto un momento di ambientamento, però a dimostrazione che era un buon giocatore non c'era il bisogno di vederlo con il Real Madrid per quanto mi riguarda, è un giocatore giovane in crescita. Così come Pereyra, di cui si parla come di un veterano, ma ha solo 23 anni. E' importante dare un futuro a questa squadra e soprattutto quando ci sarà un cambio generazionale è normale avere dei giocatori dietro già pronti, altrimenti rischiamo di avere un buco. Per cui credo che la società si sia mossa bene l'anno scorso e credo che lo farà anche l'anno prossimo".
SUGLI OBIETTIVI - "In questo momento l'importante è essere concentrati. Abbiamo quattro partite di campionato dove dobbiamo fare dei punti, perchè abbiamo il dovere di farli, siamo la Juventus e dobbiamo cercare di fare più punti possibili, poi soprattutto abbiamo due-tre partite fondamentali. Due sicuramente, la prossima semifinale e la finale di Coppa Italia, tre se dovessimo andare in finale. Ma a questo ci penseremo da domenica. Se si comincia a pensare adesso al Real Madrid diventa troppo lunga, arriviamo là e siamo già stanchi. Quindi pensiamoci da domenica, o da lunedì che è meglio. Uno l'abbiamo vinto, ora pensiamo a questa semifinale. E godiamoci il momento che è la miglior cosa. Viviamo il momento, godiamocelo, altrimenti nella vita non si gode niente. Invece la vita bisogna che sia godereccia, altrimenti siamo sempre tristi a pensare a quello che dobbiamo fare domani".
SULLA CHAMPIONS - "La partita dell'altra sera ha fatto passare in seconda fila il campionato che abbiamo vinto a quattro giornate dalla fine, quindi credo sia un traguardo importante, innanzitutto perchè era il quarto, vinto a quattro giornate dalla fine, e vincere non è semplice. Non era così scontato, come tanti e tutti dicevano all'inizio della stagione. All'inzio un po' meno, poi a campionato in corso è diventato scontato. Quindi è passato in secondo piano. Questo significa che la Champions ha un'atmosfera straordinaria, di fascino e quando giochi una semifinale di Champions non è che ci siano 50 semifinali di Champions, ce ne sono due. E quando sei nelle quattro, se sei bravo e un pizzico fortunato, arrivi in finale, altrimenti vai fuori con una delle squadre più forti d'Europa. Quindi non ci sono vantaggi, il Real Madrid è una squadra straordinaria e noi dovremo fare una partita altrettanto straordinaria, molto migliore di quella che abbiamo fatto a Torino sul piano tecnico".
SULLE AVVERSARIE - "Anche noi ci auguriamo di andare in finale. Eravamo a 180 minuti dalla finale, adesso ne mancano 95. Non è facile, perchè credo che arrivare in finale sarebbe una cosa veramente straordinaria, altrimenti sembra che il Real Madrid adesso sia una squadra scarsa, ma è una squadra di giocatori di grandissimo talento, che fanno viaggiare la palla a una velocità supersonica, quindi credo che a Madrid dobbiamo fare una grandissima gara, meglio di quella che abbiamo fatto a Torino. E' due mesi che gioca un calcio veramente straordinario, soprattutto ha quei tre davanti che sono indemoniati. In questo momento credo sia difficile giocarci contro, ma un conto è farci due partite, un conto è giocarne solo una".