Napoli, stadio San Paolo, semifinale Europa League. L'ultimo ostacolo per gli azzurri per accedere alla finale di Varsavia. Di scena a Fuorigrotta gli ucraini del Dnipro. Inevitabilmente i ricordi vanno alla Coppa Uefa vinta da Maradona e soci, ventisei anni or sono.
Dai quarti di finali in poi per quel Napoli (forse come anche per quello di oggi) ogni partita era una finale, iniziando proprio dai rivali storici della Juventus che vinsero a Torino 2-0 con un gol di Bruno ed un autorete di Corradini. Impresa difficile nella gara di ritorno ribaltare quel risultato, in un San Paolo stracolmo. Ma nessuno aveva fatto i conti con un "Dio" in maglia azzurra che aveva abituato i partenopei ai miracoli. E cosi avvenne: il passaggio del turno e la vittoria contro i nemici di sempre. Rigore di Maradona al 10' minuto del primo tempo, 2-0 di Andrea Carnevale al 45' minuto e apoteosi finale nel secondo tempo supplementare. Minuto 119, tutto il Napoli riversato in avanti, mischia in area pallone recuperato da Carnevale, si allarga sul fondo cross al centro ed in mezzo a 4 difensori bianconeri spunta la testa di Renica. Essendo presente vi posso giurare che da quel momento in poi non si è capito più nulla: chi era nella parte alta della curva si è ritrovato in basso e viceversa e non ricordo nemmeno se la partita sia continuata o meno.
Nella semifinale gli azzurri trovarono i tedeschi del Bayern Monaco di mister Heynckes battuti 2-0 a Napoli con reti di Careca e Carnevale. Gara di ritorno a Monaco, nel loro stadio c'erano più di 15.000 napoletani provenienti sia da Napoli che dalla Germania stessa, emigranti che per una sera cercavano l'occasione di una rivincita sociale e scelsero la serata giusta. Vantaggio del Napoli con Careca su assist di Maradona, pareggio bavarese con Wolfarth, secondo gol di Antonio Careca e Reuter (futuro bianconero) per il 2-2. Finale conquistata con forza e determinazione.
Nelle ultime due partite il Napoli affronta lo Stoccarda del paisà Gaudino: 81.000 spettatori affollano gli spalti del San Paoli ma l'inizio non è propizio al Napoli: al 17' minuto proprio Gaudino porta in vantaggio lo Stoccarda, la partita è brutta, nervosa, i tedeschi quando non arrivano con la tecnica usano il fisico per fermare Maradona e compagni. Il Napoli solo al 67' minuto riesce a pareggiare con Maradona su rigore e a tre minuti dalla fine segnare il secondo gol con Careca. Risultato che sta stretto agli azzurri in vista del ritorno.
Si va a Stoccarda con un Napoli incerottato, Careca, Alemao, Giuliani con la febbre e saranno loro i protagonisti di quella serata insieme a Ciro Ferrara. Il centrocampista brasiliano porta in vantaggio gli azzurri, assist di Diego e Alemao si ritrova a tu per tu con il portiere e non sbaglia; pareggio di Klinsmann, di nuovo Napoli in vantaggio con Ferrara sempre su passaggio di Maradona di testa. 3-1 di Careca lanciato in contropiede e pareggio finale con un autorete di Giuliani su tiro di Gaudino.
Trionfo del Napoli in terra tedesca, trionfo della gente emigrata in Germania, per una sera hanno potuto guardare tutti dall'alto vero il basso. Che tutto questo sia di buono auspicio per il Napoli di Benitez. Apriamo un nuovo ciclo di vittorie senza più ricorrere al passato.