La Juventus può festeggiare. La squadra bianconera si laurea oggi, grazie al successo sulla Sampdoria per 1-0, con gol di Vidal, Campione d'Italia per la quarta volta consecutiva, la trentunesima della sua storia. La gioia, ovviamente, è tantissima, per il successo conseguito, anche se adesso la testa dei giocatori dovrà spostarsi inevitabilmente sul prosieguo della stagione, con la semifinale di Champions League alle porte e con la Finale di Coppa Italia da giocare.
Il condottiero della squadra è, senza alcun dubbio, Massimiliano Allegri, capace di tramutare i fischi in applausi, i mormorii in urla di gioia ed approvazione. Un allenatore capace, al primo anno, di vincere alla Juve come fece già al Milan. "Direi che ho trovato due squadre straordinarie, di giocatori e di uomini veramente in gamba sotto il profilo morale, con la voglia di vincere. Al Milan sono arrivato nel 2010 e credo che l'ultimo Scudetto al Millan si fosse vinto nel 2004. Quindi era importante vincere lo Scudetto, con tutti i giocatori che si sono messi dubito a disposizione. Quest'anno era vincere il quarto Scudetto, era la stessa sfida, molto più difficile, perchè vincere quattro Scudetti di fila non era semplice, con un cambio di allenatore con la squadra già in ritiro. Direi che hanno tutte e due lo stesso valore e sono molto contento di averne vinto uno a Milano e uno a Torino".
"Real? Abbiamo ormai archiviato lo Scudetto, i ragazzi hanno meritato con una grande partita tecnica. Da dopodomani penseremo al Real Madrid. Siamo fra le prime quattro squadre d'Europa. Nessuno ci dava un euro a inizio stagione, ci davano eliminati nel girone eliminatorio. Andremo a giocare contro la squadra campione d'Europa con grandi giocatori".
L'allenatore toscano si sofferma, successivamente, sulla gara più importante della stagione, quella che ha fatto davvero iniziare a credere a questa quarta impresa consecutiva: "Direi che la partita a Napoli è stata la più importante. Venivamo dalla sconfitta di Doha, anche se ai rigori, e quella vittoria è stata una vittoria di carattere, una vittoria voluta fortemente. Durante l'anno quando ci sono dei momenti in cui fai due passaggi a vuoto devi avere la forza e la capacità di mantenere l'equilibrio, perchè la squadra non è che perde in due settimane quelli che sono i propri valori".
Dalla panchina al campo, dall'allenatore al capitano, Gigi Buffon: "Non ci si stufa mai di vincere, anzi. Più si prendono, più gratificano e più hanno valore. Perchè potrebbero essere gli ultimi. Festeggiamenti? Dieci minuti, non di più. Il pensiero Real pulsa da giorni. C'è gioia, per aver chiuso il prima possibile cassetto il discorso campionato e concentrarci anima e corpo al Real, senza avere rimpianti. Momenti chiave? Diversi, anche gli altri ci hanno dato una mano. L'anno scorso c'era una distanza insufficiente a consentirci passi falsi. Quest'anno abbiamo concesso qualcosa, ed è giusto quando hai tanti impegni. Ci possono stare passi a vuoto. Il sapore dello Scudetto? Un grandissimo sapore, particolare per tutto il gruppo. E' la dimostrazione di una squadra con mentalità congenita, spiccata. Con spirito di sacrificio, abnegazione e voglia di non accontentarsi senza eguali. A luglio, con il cambio tecnico, potevamo tutti aver dubbi, ma invece tutto questo è stato uno stimolo per dimostrare un valore importante".
I compagni di difesa, di reparto, i migliori d'Italia senza alcun dubbio, sono Barzagli e Chiellini, che hanno espresso così la loro gioia. Si parte con l'ex Palermo: "Sono molto contento, anche perchè ho dato una mano a questa squadra, che ha fatto un'annata strepitosa. Di conseguenza siamo veramente contenti di aver scritto questa pagina importante, anche quest'anno, col quarto Scudetto di seguito. E' lo scudetto del gruppo, di un grande gruppo. Abbiamo dimostrato quest'anno di essere responsabili, forti, e quindi speriamo di toglierci altre soddisfazioni. Allegri? Non era facile, grande bravura della società e del mister che è arrivato, ha dettato la sua linea, riportando questa squadra a vincere di nuovo lo Scudetto. Il prossimo mese? Sappiamo tutti che importanza abbia questo ultimo mese, soprattutto queste due sfide con il Real Madrid, quindi non vediamo l'ora di giocarcela anche perchè oggi per fortuna abbiamo chiuso il campionato e saremo più liberi di pensare solo al Real, sapendo che dovremo fare una grande impresa. Ma ci proveremo".
L'anima, il cuore, la grinta della Juve è quella, in piccolo, di Giorgio Chiellini, autentico trascinatore del gruppo con la sua carica agonistica: "Un aggettivo per questo Scudetto? Tosto, perchè la squadra ha dimostrato di sapersi confermare, è una squadra che si vuole migliorare costantemente. A luglio in tanti ci davano per spacciati e sostenevano che non avessimo più fame, invece abbiamo dimostrato sul campo essere i più forti. Volevamo chiudere il discorso oggi, abbiamo giocato con un atteggiamento diverso rispetto alle ultime trasferte, per voltare pagian e pensare solo al sogno di martedì. Dobbiamo vivere questa avventura con entusiasmo e coraggio. Non è un punto di arrivo e giocheremo con la voglia di vincere. Martedì ci sarà un ambiente incredibile a Torino, ne sono sicuro. Chi temiamo di più? Il Real ha 11 fuoriclasse in tutti i ruoli, è una grandissima squadra. Prepareremo al meglio la gara, siamo convinti di poter fare qualcosa di straordinario. Festa depotenziata? Festa depotenziata solo dalla vicinanza con la gara di martedì, un obiettivo così importante non ci permette di sprecare energie. Aspettavamo il conforto della matematica da un mesetto. Non credo sia il caso di festeggiarlo martedì, abbiamo una cosa più importante a cui pensare. In bacheca ho ancora spazio, eccome!".
Si passa, infine, all'autore del gol, Arturo Vidal. Un campionato turbolento, prestazioni altalenanti, a sprazzi, ma alla fine, sempre decisivo. "E' una gioia bellissima, abbiamo festeggiato poco perché pensiamo a martedì. C'è una gara importante martedì e siamo concentrati. Il gol mi da anche fiducia in vista di martedì e le prossime partite. Sto bene, e sono felice per il titolo. Il Real? Sono i campioni d'Europa, ma vogliamo andare avanti. Non abbiamo ancora visto niente del Real. Domani ci penseremo, sarà fondamentale non subire e fargli uno o due gol".