Operazione riscatto: la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, come già nelle intenzioni dell'allenatore serbo dopo il tracollo di Napoli e del San Paolo, cerca immediate risposte dalla sua squadra e già da stasera, a Marassi, contro il Verona, scenderà in campo con la grinta persa nelle ultime due gare, per provare a difendere uno dei due posti ancora validi per la qualificazione all'Europa League. Dall'altra parte ci sarà un Verona cinico e spietato, incarnato dallo spirito di quel Luca Toni che più passa il tempo più si riscopre e si conferma bomber infallibile e dannatamente immarcabile. Fiorentina e Sassuolo sono cadute sotto i colpi della squadra di Mandorlini, che ha la salvezza in tasca, ma è ancora piena d'orgoglio e propositi per il finale di stagione.

Un punto. Quello della Samp nelle ultime due gare. Dovevano essere, alla vigilia della sfida di sabato l'altro contro il Cesena, le partite che avrebbero dovuto attestare i doriani ai vertici della classifica e mettere in ghiaccio, o quasi, la qualificazione tanto agogniata. Invece pareggio a reti bianche contro i romagnoli, arrivati con l'intento di presentare la murglia cinese versione italiana al Luigi Ferraris ed un atteso quanto meritato crollo al San Paolo di Napoli contro gli azzurri di Benitez che andavano al triplo in quanto a velocità e intensità. Mihajlovic non può più fallire, soprattutto all'indomani della vittoria dell'Inter in quel di Udine che porta i neroazzurri a -2 dai blucerchiati. L'infortunio di Eder non facilita di certo i piani del serbo.

Verona che oramai necessita soltanto di pochi punti per la matematica certezza di permanenza in Serie A: 39 i punti degli scaligeri, 24 quelli di un Cagliari che torna a sperare dopo il successo di Firenze, ma pensare che il Verona non faccia almeno tre punti in queste sei partite è alquanto assurdo. Mandorlini non vuole, però, cali di concentrazione, con Luca Toni che indica la strada al resto della squadra e che vuole, contestualmente, continuare a lottare per la classifica dei capocannonieri che lo vede ad un sol passo da Carlos Tevez: vino, più invecchia, più migliora.

SAMPDORIA - Di certo non si respira aria pulita a Bogliasco, con i rallentamenti sull'asse Cesena-Napoli e soprattutto con l'infortunio di Eder, che tornerà direttamente il prossimo anno. Mihajlovic potrebbe così optare per un ritorno al passato, con un 4-3-3 più equilibrato e meno arrembante dei due 4-2-3-1 visti nelle ultime due gare. Il tecnico blucerchiato si affiderà ancora a Viviano fra i pali, nonostante la papera del San Paolo. De Silvestri e Regini sulle corsie laterali, con Silvestre e Romagnoli al centro. In mediana giocheranno Obiang, Palombo ed il solito Soriano, apparso stanco e appannato a Napoli anche se decisivo nel gol del momentaneo vantaggio con l'imbeccata per Eder; davanti Muriel ed Eto'o avranno il compito di innescare Okaka in attacco.

VERONA - Tre squalificati in casa Hellas da fronteggiare per Andrea Mandorlini: il tecnico scaligero dovrà rinunciare a Rafael (espulso), Moras e Obbadi fermati un turno dal Giudice Sportivo. Ciò non tglie che Mandorlini manderà in campo i suoi col solito 4-3-3 con Benussi fra i pali (scalpita il giovane Gollini), Martic e Pisano sulle corsie laterali e Marques e Rodriguez al centro della difesa. In cabina di regia ci sarà il greco Tachtsidis con Sala e Greco ai lati mentre in attacco giocherà il tridente composto da Juanito Gomez, Toni e Valoti, che potrebbe prendere il posto di Nico Lopez, recuperato ma ancora non al cento per cento, con Jankovic che resta a casa per qualche acciacco di troppo.

Sampdoria (4-3-3): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini; Obiang, Palombo, Soriano; Muriel, Okaka, Eto'o.

Verona (4-3-3): Benussi; Martic, Marques, Rodriguez, Pisano; Sala, Tachsidis, Greco; Juanito Gomez, Toni, Valoti.

Mihajlovic chiama a raccolta il gruppo, chiede una svolta, di gioco e di carattere, ma la sorte complica il cammino del tecnico serbo, costretto a rinunciare per questo scorcio finale di stagione a Eder. L'infortunio patito dall'attaccante è cosa seria e la Sampdoria si trova costretta ora a ridisegnare il suo assetto offensivo. "Perdiamo tanto, perché è uno dei giocatori più importanti e ci permette diverse soluzioni tattiche. È un peccato, ma il calcio è così. Ci ha messo un po' in difficoltà, ma cercheremo comunque di fare bene. Muriel? Al di là dell'assenza di Eder, si deve responsabilizzare di più. Lo abbiamo preso per fare la differenza: a volte ci è riuscito e altre no, ma abbiamo piena fiducia in lui. Ha qualità enormi ed ampi margini di miglioramento: potrebbe fare un gol a partita. Speriamo di arrivarci presto. Il Verona non ci regalerà niente e dipenderà tutto dal nostro atteggiamento. Ultimamente non ci siamo espressi ai soliti livelli: come già detto, però, i perdenti trovano sempre una scusa, i vincenti trovano sempre una strada".

Alla vigilia della sfida di Marassi non ha parlato Andrea Mandorlini in conferenza stampa, bensì Enrico Nicolini, collaboratore tecnico dell'allenatore: "La sfida contro la Sampdoria? La squadra di Mihajlovic ha fatto grandissime cose, nessuno ad inizio campionato la metteva in lotta per l'Europa League ma ha tutte le carte in regola per arrivarci. Hanno una grossa perdita che è Eder, ma dispongono di un organico di primo piano. Mihajlovic ha saputo sfruttare al meglio il materiale che ha a disposizione, vengono da una brutta sconfitta e quando la Sampdoria perde riesce sempre a rialzarsi alla grande nella partita successiva. Giochiamo contro una squadra importante, concentrata e determinata, può andare in Europa e farà di tutto per batterci. Proprio per questo motivo l'Hellas Verona andrà a Genova con la testa giusta, con la coscienza di star bene e di essere sereni. Altrimenti si rischia di fare una brutta figura. Gli assenti gialloblù? Oltre agli squalificati (Rafael, Moras e Obbadi, ndr), non ci saranno Jankovic, Hallfredsson e Ionita. Lazaros ha un problemino al ginocchio, non è niente di grave ma mercoledì non ci sarà. Inevitabilmente faremo un po' di turnover, c'è la possibilità che giochi anche Valoti, è un ragazzo che merita ed è giovanissimo".