In campo, l'urlo che scuote il pubblico di casa, la corsa, fascia da capitano al braccio, ad esultare, negli spogliatoi un attimo di follia, un colpo di testa che rischia di condizionare campionato e carriera. L'Atalanta acciuffa il pari al minuto 93, grazie a German Denis, riprende per la seconda volta l'Empoli e mette in cascina un punto che serve eccome nella lunga volata salvezza. Il verdetto, però, perde di importanza alla luce di quanto successo nei minuti successivi al triplice fischio di Cervellera.
German Denis, "accompagnato" da Cigarini, entra nello spogliatoio dell'Empoli, aggredisce Tonelli con forza, sferrando un pugno al volto del difensore di Sarri. Alla base, minacce alla famiglia e ai figli, da qui l'attacco premeditato alla conclusione della partita. Una decisione assurda, una botta ai valori di un calcio ormai alla mercè di tifo violento e giocatori che faticano a trovare il giusto punto d'incontro tra adrenalina e ragione.
Squalifica ovvia, da valutare l'entità. La Procura Federale deve mandare un segnale chiaro per fermare una preoccupante deriva. Denis rischia, non poco. Alle parole, seppur becere, non posso seguire i fatti. Passare alle mani, per di più con intenzioni chiare, studiate con un preciso piano, è qualcosa di non tollerabile. Denis si schiera a protezione della famiglia dando alla famiglia l'esempio peggiore.
Le reazioni, dalle due sponde, sono ovviamente diametralmente opposte. L'Empoli, attraverso tecnico e giocatori, condanna con fermezza l'operato dell'argentino, mentre Marino prova una mediazione francamente poco sostenibile. Da un lato censura il comportamento di Denis, dall'altro evidenzia il perché di un determinato gesto sconsiderato.
Maccarone "Denis ha dato un pugno a Tonelli, gli ha rotto il naso e procurato una ferita sotto l'occhio. La cosa più brutta è che hanno spento la luce: o c'è stato un blackout generale o l'hanno fatto apposta per favorire la fuga di Denis, e allora è premeditato e della cosa sapevano in tanti. Per Denis, spero che il campionato sia finito, è un vigliacco".
Marino "Denis ha sbagliato e chiediamo scusa, ma non è un pazzo. Prima di lui ha sbagliato Tonelli, ha minacciato di morte lui e la sua famiglia. German ha sbroccato. Quello di Tonelli è stato un avvertimento di tipo mafioso, che ha fatto perdere la testa a un ragazzo buono come German".
La chiosa di Sarri non ammette repliche "Servirebbe il Daspo più che la squalifica".