"Vedo una situazione simile a quella di Bilbao". Tra la scaramanzia ed il sogno, realizzabile, non utopia, le parole di ieri di Giampiero Ventura riecheggiano nell'ambiente della Mole e pongono l'accento sulle possibilità del suo Toro in vista della gara odierna contro lo Zenit. Lo 0-2 da recuperare non spaventa affatto il navigato allenatore genovese, conscio del fatto che servirà un bel drappo rosso questa sera da mettere al posto delle casacche dei toreri russi di Villas-Boas, per far si che i suoi ragazzi tornino quelli visti nella doppia sfida contro il Bilbao. La speranza, certo, è l'ultima a morire e sebbene entrambe gli allenatori abbiano confermato, chi più chi meno, che la qualificazione è ancora in bilico, ci sentiamo in dovere, ahi noi italiani, di dare un peso alla bilancia verso la fazione straniera.

I granata hanno, tuttavia, le possibilità di effettuare l'ennesima, clamorosa, rimonta, spinti e mossi, oltre che dal drappo appunto del torero, da un calore ed una passione ben differenti dall'ambiente freddo ed ostile che hanno trovato nella gelida Russia soltanto sette giorni fa. Ventura ci crede, carica i suoi, li stimola al punto giusto, rendendoli consapevoli di forze proprie e lacune, difensive soprattutto, degli avversari. Lo Zenit è forte, molto, per carità, ma la difesa ha qualche punto debole di troppo. Certo, bisognerà attaccare, dal primo all'ultimo secondo, lasciando il fianco alle ripartenze di Danny e compagnia che potrebbero essere mortifere e letali, ma è una carta da giocare.

L'obiettivo dei granata potrebbe essere quello di azzannare i russi fin dalle prime battute e cercare, opzione ideale, subito, nei primi venti di gioco, un vantaggio che metterebbe quantomeno le cose maggiormente in bilico. Successivamente, così come all'andata, la maggiore oculatezza tattica, l'equilibrio e la compattezza degli italiani, potrebbe far si che i russi inizino a temere per la qualificazione rimessa clamorosamente in discussione, lasciando aprire qualche crepa nella mente cosi come in campo, che permetterebbe ai padroni di casa di approfittarne nella ripresa. Staremo a vedere, l'impresa è fattibile sì, ma come dicevamo di difficile realizzazione.

Le ultime dai campi

Uomini contati o quasi per Giampero Ventura tra infortuni, calciatori non inseriti nella lista Uefa e la squalifica di Marco Benassi. Le buone notizie, comunque, arrivano dai recuperi di Gazzi e Molinaro che saranno regolarmente della partita. Rispetto alla gara di andata, inoltre, rientra dal 1' l'eroe di Coppa, Maxi Lopez, il quale agirà a fianco di Quagliarella. Ecco il probabile undici

Andrè Villas-Boas dovrebbe confermare gran parte della formazione dell'andata per la sfida di domani sera contro il Torino. Con l'unica eccezione riguardante l'impiego dal 1' di Mogilevts al posto dello squalificato Javi Garcia. Ecco il probabile undici dello Zenit

Gli schieramenti:

Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Farnerud, Gazzi, El Kaddouri, Molinaro; Maxi Lopez, Quagliarella.

Zenit (4-2-3-1): Lodygin; Smolnikov, Neto, Garay, Criscito; Mogilevts, Witsel; Hulk, Danny, Shatov; Rondon.

Le parole della vigilia

Ventura - Nella classica conferenza stampa l'allenatore dei granata ha provato ad analizzare la sfida di domani sera. Ecco le sue parole: "Quello dell'andata è un risultato che ci regala ancora delle speranze ma non dobbiamo sbagliare nulla. I presupposti per fare una bella partita ci sono tutti. Il problema di fondo è che in un discorso di crescita è fondamentale il modo di approcciarci. Il risultato è figlio di tutto ciò. Sono fiducioso per la sfida di domani perchè la gara di andata ci ha detto che eravamo in grado di fare la partita e mettere in difficoltà lo Zenit. Quando abbiamo affrontato l'Athletic a fine partita dissi ai ragazzi che potevamo andare a vincere là. Io sono assolutamente convinto che se sbaglieremo poco o nulla quella di domani sarà una sfida ancora totalmente aperta. Il clima è quello solito di una squadra che vuole ritagliarsi uno spazio importante. C'è grande voglia e attesa. Percentuali? Il risultato dell'andata credo fissi al 40% massimo le nostre chances di passaggio del turno. Prima del ritorno a Bilbao eravamo consapevoli di potercela giocare alla pari. Sono assolutamente convinto che sarà una partita godibile perchè ce la giocheremo fino alla fine".

"Giocatori contati a centocampo? E' chiaro che bello avere un'altra situazione, ma siamo qui con la convinzione di potercela giocare. Un po' di energie le abbiamo consumate ma è un'occasione talmente grande che si vive per queste occasioni. Vogliamo trasmettere emozioni a chi verrà a vederci. In alcuni ruoli siamo scoperti e se qualcuno avrà necessità di fermarsi è normale che dovremo sopperire alla mancanza anche con giocatori fuori ruolo. Ma siamo pronti anche a questo. E' chiaro che un po' di emergenza c'è, ma questo è un gruppo di calciatori abituato al sacrificio e alla disponibilità reciproca. Sono convinto che anche questo si vedrà domani sul campo".

Villas-Boas - L'ex allenatore del Tottenham si dice fiducioso in vista della gara di domani ma non snobba affatto la squadra di Ventura, nè si sente al sicuro con la vittoria dell'andata: "Le possibilità di qualificazione sono al 50%, è tutto aperto. Il Torino giocherà con grande orgoglio dopo le decisioni dell'arbitro all'andata, anche se mi sembrano giusti i due cartellini gialli di Benassi. Avranno un sentimento di rivincita e grande voglia di ribaltare il risultato. Hanno una personalità forte, non so se cambierà atteggiamento, ma se saranno aggressivi sarà un bene per noi per riuscire a trovare spazi. All'andata abbiamo avuto difficoltà a trovare spazi anche in parità numerica, trovare un Toro che ci attacca sarà utile". Attenzione soprattutto al duo offensivo Quagliarella-Maxi Lopez: "Sono la coppia che si completa meglio, con il possesso palla di Maxi e la profondità di gioco di Quagliarella. Per questo per noi sarà particolarmente difficile".

L'andata

L'espulsione combinata a Benassi ha sicuramente condizionato il match che, fino a quel momento, era in totale controllo della squadra granata. Lo Zenit faticava a trovare soluzioni e Ventura aveva imbrigliato Danny molto bene e Hulk non riusciva a trovare i soliti sprazzi di potenza e velocità che gli competono. La superiorità ha azzerato i valori e riportato i russi sul binario della fiducia, lasciandogli spazi che, dopo un errore di sbadataggine di Glik, hanno portato al vantaggio. Criscito nella ripresa ha messo il punto esclamativo sulla gara, regalando un doppio vantaggio fin troppo generoso con gli uomini di Villas Boas.