Una battaglia, niente di più e niente di meno, per la conquista di un obiettivo prestigioso, per continuare a coltivare un sogno, rimanendo però sempre con i piedi per terra. La corazzata Juventus si gioca una buona fetta di stagione al Signal Iduna Park, la tana del Borussia Dortmund, puntando a un quarto di finale di Champions League che rappresenta un obiettivo reale, un traguardo prestigioso per una squadra che lo scorso anno non ha passato nemmeno la fase a gironi. Una sfida da affrontare a testa alta, con la mente e con il cuore, perchè l'avversario è tutt'altro che da sottovalutare, e il 2-1 dell'andata è sì un buon risultato, ma certamente non significa che il passaggio del turno è vicinissimo. Il muro giallo attende la Juventus per il secondo atto di una sfida dal sapore quasi storico, in un'atmosfera che si preannuncia infernale, come d'abitudine quando il BVB gioca davanti al suo pubblico. Ma la banda di Allegri vuole dimostrare di valere, anche a livello europeo.
I PRECEDENTI - Ad oggi, sono 8 i precedenti tra i bianconeri e i tedeschi, e i numeri giocano a favore della Juve: 5 vittorie, un pareggio e due sconfitte il bilancio contro il Dortmund. Curiosa però la statistica delle partite giocate in trasferta: esclusa la finale di Champions League del 1997, giocata sul campo neutro di Monaco di Baviera, i bianconeri hanno sempre vinto, 3 volte su 3. A Torino, i tedeschi hanno vinto una sola volta e pareggiato una volta, a fronte di due sconfitte. Il precedente più celebre però non può che essere la sopracitata finale del 1997, e sorrise alla squadra di Ricken e Riedle, che vincendo 3-1 si aggiudicò la sua prima (e unica) Champions League della sua storia.
C'è una statistica curiosa però riguardo agli incroci tra i bianconeri e i gialli di Sassonia: esclusa la finale del 1997, negli altri tre casi precedenti, quando le squadre si sono incrociate nelle varie competizioni, è sempre passata la Juve, compresa la finale di Coppa UEFA del 1993. Nel frattempo, questo è quanto accaduto 22 giorni fa allo Juventus Stadium.
QUI BORUSSIA - Klopp si ritrova tra le mani un giocattolo splendido, che però quest'anno, per qualche strana ragione, non riesce a far funzionare a meraviglia come al solito. Oltre al girone di andata disastroso, l'ex allenatore e bandiera del Mainz deve far fronte a un problema presentatosi nelle ultime due partite, che non avrebbe mai pensato di avere: la squadra non segna più. Il Borussia è infatti reduce da due 0-0 consecutivi contro Amburgo e Colonia, squadre di medio-bassa classifica. Precisazione dovuta: non è il caso di considerare il Dortmund come tale, visto che si ritrova al decimo posto per cause misteriose. Ma siamo sicuri siano così misteriose? Un paio di risposte si possono trovare, e sono due nomi: Marco Reus e Robert Lewandowski. Inutile negare quanto l'attuale numero 11 dei gialli di Sassonia sia fondamentale per il Borussia: segna, lancia, corre, da assist, vede il gioco, è il vero uomo squadra. Per quanto riguarda invece il polacco, la sua centralità nello scacchiere tattico di Klopp era passata troppo inosservata, e solo ora che manca si nota la sua importanza, che non era semplicemente segnare gol a raffica.
QUI JUVE - Dalla prova di Palermo, Allegri ha tratto indicazioni importanti: la prima è che la sua squadra sta trovando la capacità di ottenere risultati anche senza esprimere gioco fluido, aspetto fondamentale in Europa; la seconda è che Morata è il vero uomo in più della sua Juve; la terza è che il campionato può considerarsi archiviato, con 14 punti di vantaggio sulla Roma. Il periodo nero, con la crisi più mentale che di risultati, sembra essere stato messo alle spalle: significativo il fatto che da due partite la porta resti inviolata, e che si sia ritrovata una solidità difensiva che mancava, è significativo. Proprio il reparto arretrato sarà quello più messo sotto pressione stasera: gestire i quattro attaccanti del Borussia non è facile per nessuno. Verosimilmente Allegri dovrebbe comunque affidarsi al 4-3-1-2, per evitare che la squadra, giocando a tre dietro si schiacci troppo, cosa assolutamente da evitare. L'arma in più dei bianconeri dovranno essere le ripartenze, che già a torino il Dortmund ha dimostrato di soffire.
LE PROBABILI FORMAZIONI - Un paio di dubbi attanagliano ancora Klopp, indeciso su chi giocherà al centro della difesa a fianco a Hummels e su come disporre la propria squadra in fase offensiva. Assenti sicuramente Piszczek e Grosskreutz, sulla fascia destra di difesa dovrebbe agire Kirch, con Schmelzer a sinistra, mentre al centro, a fianco al sopracitato Hummels, Subotic potrebbe avere la meglio su Papastathopoulos, anche se all'andata giocò il greco. In mezzo al campo giocheranno Gundogan e Sahin (che si era infortunato ma ha recuperato), mentre sulla trequarti sono sicuri del posto Mkhitarian e Reus. Qui si apre l'altro dilemma, ed è relativo alla posizione di Aubameyang: dovesse giocare da esterno alto, ci sarebbe spazio per Immobile da punta, mentre se il nazionale del Gabon giocasse come riferimento offensivo, sulla trequarti andrebbe Kampl, favorito su Kagawa. Opzione più plausibile comunque la prima.
Per quanto riguarda la Juventus, il primo dubbio è legato al modulo di gioco, anche se, come detto, alla fine dovrebbe essere 4-3-1-2. Oltre ai soliti noti (Romulo, Caceres e Asamoah su tutti), anche Pirlo ha dato forfait per la sfida: il numero 21 non ha ancora recuperato dall'infortunio accusato nella gara d'andata. Le certezze comunque non mancano: Buffon tra i pali, difesa con Lichtsteiner ed Evra larghi, e la coppia centrale Bonucci-Chiellini. In cabina di regia c'è Marchisio, con ai suoi fianchi Vidal e Pogba, mentre sulla trequarti, alle spalle dell'accoppiata Tevez-Morata, agirà Pereyra. Proprio quest'ultimo sarebbe il sacrificato, in favore di Barzagli, nel caso di 3-5-2: ipotesi sì viva, ma piuttosto remota.
ALLEGRI - "Partiamo da un vantaggio del 2-1 della partita di andata, sappiamo della difficolta della partita ma anche il Borussia sa quali sono le difficolta. Bisogna fare una partita sotto tutti i punti di vista, giusta, sarà una bella partita, spero. Difficilmente finirà 0-0, per passare il turno dobbiamo fare due gol". Rispetto alle ultime partite ci dobbiamo aspettare una Juventus più aggressiva?: "Le ultime sono state giocate bene, diversamente dalla gara d'andata. Con il Borussia non abbiamo concesso un tiro in porta e il Borussia ha segnato su una scivolata di Chiellini; abbiamo avuto diverse occasione da gol e dobbiamo sapere le qualità del Borussia: grande velocità e pressione, domani dobbiamo giocare bene tecnicamente, sbagliare poco e andare a colpire dove loro hanno punti deboli. Formazione? Per la partita in corso non so, perchè non so come andrà la partita, dipende da come va la partita. Per quanto riguarda la formazione di domani, ho ancora dei dubbi, devo decidere, valutare se giocare a tre o a quattro. Che è la cosa che preme a tutti voi, a tre o a quattro, 'sti benedetti numeri. Entro domani dovrò decidere perchè poi domani sera giochiamo".
KLOPP - Il mister dei tedeschi ha analizzato la sfida nelle sue generalità, per poi passare all'analisi dei temi specifici quali l'attacco, le armi del suo Borussia e cosa si aspetta dalla Juve di domani: "È una bella sfida, dobbiamo superare una formazione italiana a cui basta un pareggio. Dobbiamo essere pronti a tutto, ma dovremo mantenere la calma. I gol all'andata sono arrivati su contropiede La Juve è molto intelligente ma non è imbattibile, dobbiamo fare una grande gara, se non lo faremo saremo eliminati. La Juventus è una formazione che gioca a calcio, forse aggressiva ma onesta, senza falli cattivi, non c'è problema, sarà compito dell’arbitro sanzionare i falli. Abbiamo avuto problemi in attacco nelle ultime partite ma sappiamo benissimo come mettere in difficoltà la Juventus, dobbiamo rimanere tranquilli e prendere le giuste scelte nello spazio ristretto perchè la Juventus non ci concederà molto spazio. Sarà importante non prendere gol, difficile, ma non impossibile. Sogni? realtà? Dobbiamo trasformare i nostri sogni in realtà, il ricordo del 1997 non sarà sufficiente, tutto dipende da noi. Vogliamo creare una bella simbiosi tra noi e i tifosi".
L'ARBITRO - Sarà Milorad Mazic l'arbitro della sfida. Il serbo non porta bene alla Juve, e nemmeno alle italine in generale: quest'anno ha già diretto i bianconeri nella sfida di Atene contro l'Olympiacos, persa 1-0 dalla squadra di Allegri, oltre che ha arbitrato Roma-Manchester City, in cui i giallorossi sono stati sconfitti 2-0 e hanno detto addio alla qualificazione.