Torna Zeman, discusso, riverito, amato e odiato. Il boemo è un'idea, una proposta diversa, un'emozione, una scatola stracolma di pro e contro, un'inversione di tendenza rispetto al calcio attuale. Cagliari fa un passo indietro, la sensazione Zola dura poco, il futuro è un salto nel passato, a inizio stagione. Si chiede al Maestro il miracolo. Il calendario offre il primo spunto in chiave salvezza. L'Empoli arriva a Cagliari sulla striscia di applausi e cenni di assenso, gioca a calcio Sarri, come Zeman, ecco perché è sfida nella sfida. L'Empoli è più in alto, gode di un discreto vantaggio su chi oggi vede la B, ma i tre punti di Cagliari hanno un valore doppio.
Il ritorno di Zeman porta in dote il 4-3-3 offensivo caro al boemo. Davanti M'Poku e Sau, velocità e tecnica, con Farias. In mediana, Dessena sembra sicuro del posto, per le altre due maglie due ballottaggi, Crisetig/Conti e Husbauer/Joao Pedro. Brkic tra i pali, difesa a quattro composta da Pisano, Diakitè, Ceppitelli e Balzano. Le alternative sono Murru e Rossettini. Due le assenze per squalifica, Avelar e Cossu, schierato di recente in mediana da Zola. Donsah, Capuano e Ekdal fermati da problemi fisici.
Per Sarri il consueto 4-3-1-2, ma il giudice sportivo toglie ai toscani il faro di centrocampo, Valdifiori. Il gioiellino, in orbita Napoli, fermato per un turno, lascia il posto a Signorelli. Vecino e Croce a completare il reparto, Saponara dietro al duo Maccarone - Tavano. Davanti a Sepe, Hjsaj, Barba, Rugani e Mario Rui. Tonelli, uscito malconcio dal match col Genoa, dovrebbe sedere in panchina.