A Parma delusione, rassegnazione e sgomento hanno preso il sopravvento sugli ultimi barlumi di speranza che vivevano nel capoluogo emiliano. I tifosi aspettano, in attesa dell'assemblea di Lega di dopodomani e della decisione del tribunale che il 19 marzo dovrà pronunciarsi sull'istanza fallimentare del club. Nel frattempo, nell'ambiente, si rincorrono e fanno eco le voci dei protagonisti che a turno commentano tra l'indignazione e l'amarezza la vicenda della morte sportiva di uno dei club più blasonati d'Italia.
Giocatori, ex giocatori, dirigenti: tutti in coro, quasi a turno, i protagonisti delle vicende sportive in campo della squadra gialloblu stanno quanto succede in Emilia. Faustino Asprilla, colombiano mai dimenticato dalle parti della città ducale, vincitore di ben due coppe Uefa, una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa Europea oltre ad un gran numero di reti, ha commentato così la vicenda: "Provo un dolore immenso, ho il cuore a pezzi: il club e la città sono rimasti nel mio cuore, a loro devo tutto. Affetto, successi, gioie, soldi e fama. Il Parma mi ha donato la felicità e non posso dimenticarlo". Dopo Tanzi, una nuova era che sembrava poter far rinascere la società: "E invece il club è caduto in mano di altri malintenzionati e incompetenti. E' inammissibile che tutto sia accaduto in un calcio che, si presume, dovrebbe essere controllato da organi onesti e competenti. Posso capire che certe cose si vedano qui in Sudamerica, ma in Europa è davvero uno scandalo". Infine, sulle possibilità di aiutare il club: "Si ci proverò. E' giusto che chi ama davvero il Parma si faccia avanti e provi a fare qualcosa per cercare di salvarlo. Io ho lanciato un'iniziativa su internet (una raccolta fondi tramite change.org, ndr ) nella speranza di aiutare il Parma almeno a portare a termine la stagione".
Da un ex parmense ad un giocatore che la maglia del Parma l'ha indossata per pochissimo tempo, Cristian "Cebolla" Rodriguez: “La situazione è complicatissima – ha detto Rodriguez a Bein Sports –. Ciò che sta succedendo è incredibile, soprattutto se si pensa che il Parma è una grande squadra, che ha vinto titoli europei e attratto grandi giocatori. È tutto molto triste, ed è complesso spiegare come si sia potuti arrivare a questa situazione. I miei compagni non prendono lo stipendio da 7 mesi, ed è una vergogna. E lo stesso vale per allenatore e il suo staff, per il cuoco e tutta la gente che lavora nel club. E se i giocatori hanno mezzi per resistere, per gli impiegati è difficile. È una cosa pessima”.
L'ex giocatore dell'Atletico Madrid non ha procuratore, ma fa da agente di se stesso ed ha così continuato: "Parliamo tutti i giorni, e le risposte che riceviamo sono ogni giorno diverse. Non sappiamo se si gioca o no, se perdiamo i punti o no. Si, allenarci ci alleniamo, ma non basta, il morale è basso e si pensa ad altro non al calcio. Manca una persona che si faccia carico della situazione, che prenda l’iniziativa. Non c’è un presidente, qualcuno che si faccia carico del club, non c’è nulla. Io sapevo che le cose andavano male sul piano sportivo, che il Parma era ultimo, però non ero a conoscenza degli altri problemi. O meglio, sapevo che non si pagavano gli stipendi ma mi hanno detto che era arrivato un presidente ricco che si era impegnato a pagare tutti. Poi però questa persona se n’è andata per la porta di servizio, è arrivato un altro e questa è la situazione attuale: molto complicata. Un giorno di speranza, l’altro di depressione. Io sono venuto qui con l’idea di giocare ogni domenica per preparami alla Coppa America: potevo andare altrove ma ho scelto io il Parma. E ora non ho altra opzione che andarmene via. Gli unici campionati che mi possono accogliere per giocare questi 3 mesi prima della Coppa America sono Brasile e Stati Uniti. In Uruguay il mercato è chiuso”.
NUOVO INIZIO - Il fallimento sportivo del Parma, cosi come anticipato dalle parole di Rodriguez, potrebbe aprire e far nascere nuove occasioni per i giocatori sotto contratto dei gialloblu. Andiamo a scoprire quali: la Juventus sembrerebbe intenzionata ad opzionare Cerri e Mauri; Defrel potrebbe diventare a tutti gli effetti del Cesena; ci sono i vari Mirante, Costa e Galloppa sui quali il Bologna potrebbe farci un pensierino facendoli spostare di poco sulla via Emilia. Senza dimenticare Lucarelli, Lodi, Mariga (Lazio e Palermo su di lui), Santacroce, Palladino, Belfodil e tutti gli altri. Il supermercato, purtroppo, sta per aprire le porte.