Archiviato lo scontro al vertice con la Roma, la Juventus torna a guardare avanti: la Coppa Italia è un obiettivo concreto, e per raggiungerlo bisogna battere la Fiorentina, in 180 minuti, per potersi giocare la finale. Domani sera i toscani arrivano allo Juventus Stadium per la gara d'andata, ritorno il 7 aprile all'Artemio Franchi. Massimiliano Allegri è già focalizzato sull'obiettivo, anche se, nella conferenza stampa pre-partita tenutasi oggi, è ritornato sulla trasferta dell'Olimpico, in particolare sulla seconda metà della ripresa, dove ha subito l'offensiva giallorossa e il gol del pareggio di Keita: "Abbiamo staccato la spina nel finale di partita e la Roma ha trovato coraggio. In certi momenti la superiorità numerica non conta. E’ un segnale importante perché è la dimostrazione che dobbiamo ancora crescere. Quei 20 minuti sono da cancellare. Starà a me, ora, far capire ai miei ragazzi come va gestita una partita".
La testa però è alla sfida alla Viola, squadra ostica e in forma, reduce da una vittoria pesantissima a San Siro, in casa dell'Inter. Come si affrontano i toscani? "Sarà importante la lettura della partita: capire fin da subito come evolverà il match. Dobbiamo migliorare in certe situazioni e trovare una soluzione che garantisca più sicurezza. Abbiamo preso 4-5 gol sempre allo stesso modo". La Coppa è un obiettivo, sottolinea Allegri, ed anche un'occasione di rilancio dopo qualche partita un po' sottotono per gli standard bianconeri: "E’ un momento topico della stagione, abbiamo raggiunto l’obiettivo di arrivare a marzo competitivi su tre fronti. Abbiamo il dovere di arrivare fino in fondo in Coppa Italia. In campionato abbiamo regalato troppi punti, ora dobbiamo far meglio nelle prossime 4 partite. Non è vero che in campionato non abbiamo avversari, nessuno ci regala niente. Non è scontato lo Scudetto. Sarebbe straordinario vincerne 4 di fila".
Tra gli avversari bianconeri spunta Neto, che dovrebbe difendere i pali della Fiorentina: obiettivo concreto di mercato per la Juve. Ma Allegri non ha dubbi: "La Juventus ha un portiere come Buffon che è un fuoriclasse a tutti i livelli. Mi piacerebbe che continui per tanti anni ancora a giocare con noi". Il reparto più in difficoltà ad oggi è pero, stranamente, il centrocampo: tanti infortuni hanno tolto all'allenatore livornese diversi uomini chiave. "Pogba e Sturaro stanno bene. Paul sarà della partita, Sturaro partirà dalla panchina. Spero di recuperare Pirlo per la partita col Borussia Dortmund. Reus? Il nostro obiettivo non cambia con o senza di lui in campo. Pereyra gioca meglio da trequartista, ma può fare anche la mezzala come ha dimostrato bene a Roma. Il ruolo naturale di Vidal è mezzala, ma cambia poco anche da trequartista. Ha dimostrato di aver recuperato la condizione fisica". Chi invece sta dando ampie garanzie è Morata, che però potrebbe riposare domani sera, lasciando spazio a Llorente, che potrebbe essere accompagnato da Coman e Pepe sugli esterni. Ecco cosa ha detto dell'ex Real Madrid Allegri: "Non è abituato a giocare ogni tre giorni. Ha bisogno di crescere, tutti e cinque i giocatori del reparto avanzato mi danno garanzie".